Qualcuno ha creduto davvero che il presidente della Camera di Commercio di Rimini, Manlio Maggioli, fosse costretto alle dimissioni di lì a qualche giorno dopo la notizia dello “scudo” (leggi la notizia). Ma le cose sono andate molto diversamente. Così questa mattina il meteo segnava bel tempo sull’ente di via Sigismondo. I 26 Consiglieri presenti, su 27, si sono riuniti sull’ordine del giorno avente ad oggetto la comunicazione del Presidente riguardo la vicenda. Tutti i consiglieri, con l’unica eccezione della rappresentante dei sindacati, hanno rinnovato la fiducia al Presidente, apprezzandone le riflessioni e ritenendo come da questo approccio emerga come non vi possa essere alcun condizionamento sull’attività della Camera di Commercio e che il Presidente, con la chiarezza che ha contraddistinto la sua posizione, possa interpretare a pieno titolo questo lavoro. In ogni caso Manlio Maggioli si è detto preoccupato dall’eccesso, per alcuni aspetti anche strumentale, con il quale si è voluta commentare una vicenda sicuramente importante, ma di cui non si devono perdere di vista le giuste proporzioni. Altrimenti si crea danno alle persone e ancor di più all’immagine dell’Ente, oscurando la qualità dello straordinario lavoro fatto in questi anni da tutti i componenti della Giunta e del Consiglio, e che ha consentito alla Camera di Commercio di Rimini di essere forte, credibile ed importante, per le imprese e per il nostro territorio. Ma il presidente Maggioli è andato oltre, sfidando l’ipotesi di un disegno teso a creare una rottura con il suo vice, il direttore provinciale di Cna Rimini, Salvatore Bugli (foto). Nel merito dello “scudo”, il Presidente ha ribadito la propria convinzione che l’aver fatto un atto legittimo in sé e l’aver così chiuso una fase, non può essere una colpa, e pertanto non può compromettere o condizionare lo svolgimento di una funzione pubblica. E gli atti che in questi anni, in collaborazione con le altre Istituzioni, hanno contraddistinto l’impegno della Camera di Commercio di Rimini nelle azioni di contrasto all’illegalità ne sono la prova evidente. L’auspicio – ha detto infine Maggioli – è che l’odierno orientamento del Consiglio della Camera di Commercio di Rimini possa permettere un rapido superamento della situazione che si era venuta creando, e sia un contributo al rilancio di un’azione forte di cui il territorio, le imprese e i lavoratori hanno grande necessità. E naturalmente con la forte collaborazione fra le Istituzioni cui Camera di Commercio non farà mancare l’impegno.
Insomma, diciamo che più o meno è tornato tutto come prima. A parte qualche imbarazzo, mercoledì 28 marzo quando i diretti interessati si ritroveranno in pubblico per il primo “faccia a faccia” per la presentazione del Rapporto sull’economia della provincia di Rimini, altre nubi all’orizzonte non s’intravedono. Rimangono quelle sull’economia locale.