di Marco Lombardi *
Il tempo è galantuomo ed il Governo tecnico impone a tutti di ragionare facendo i conti con la realtà e non di contestare a priori come avveniva prima con il Governo Berlusconi. Quando il Governo di centro destra abolì la tassa di successione, aumentò le pensioni sociali, tolse l’ICI sulla prima casa, introdusse la NO TAX AREA e con l’alta velocità fece recuperare al Paese un gap infrastrutturale storico, tutto venne minimizzato o peggio osteggiato senza capire ne la portata economica ne quella culturale, di provvedimenti che miravano a coniugare sviluppo e riduzione del prelievo fiscale, abbassando le spese dello Stato. Gli Enti Locali, in mano alla sinistra o governati da amministratori di centro destra poco illuminati e poco attenti al contesto nazionale, hanno dato l’idea di essere ridotti sul lastrico dal Governo e quindi di dover penalizzare i cittadini, e quest’ultimi, chi per ideologia chi per moda, si sono accodati a questa impostazione e non hanno sufficientemente compreso l’attività del Governo. In realtà le famose pensioni minime da un milione al mese (poi 516 euro) sono arrivate, la NO TAX AREA ha consentito di non pagare un euro di tasse fino ai 15.000 € di reddito, ogni famiglia ha risparmiato da 200 a 600 euro di ICI, molti figli non hanno pagato nulla per ereditare ciò che i genitori avevano guadagnato con fatica e pagando già le tasse, l’alta velocita, costata miliardi di euro è oggi una realtà. È poi appena il caso di ricordare che nel periodo del Governo Berlusconi la lotta all’evasione, oggi un totem per tutti, ha prodotto solo nel biennio 2009-2010 il recupero di oltre 33 miliardi di tasse non pagate ( con Prodi il recupero fu di 9 miliardi). Ora Monti in maniera sobria e rassicurante, spiega che tutto questo non ci sarà più. La crisi internazionale è peggiorata, la speculazione finanziaria aggredisce i debiti sovrani, l’Europa (Germania e Francia) ci sorride, ma ci chiede più sacrifici di quando c’era Berlusconi, per cui bisogna eliminare i benefici e reintrodurre vecchie e nuove tasse. I Comuni in passato, per pura lotta politica, piangevano quando si parlava di bilancio preventivo per poi accorgersi al consuntivo di aver incassato più di quanto previsto, dovendo solo sacrificare gli sprechi e le spese clientelari, senza nessuna taglio ai servizi. I cittadini, che per convinzione o per propaganda dei media, avevano snobbato l’abolizione dell’ICI fatta dal Governo, concentrandosi sul rincaro delle tariffe non di competenza del Governo, tra poco avranno la sorpresa dell’IMU abbinata alla rivalutazione degli estimi catastali. Spero che in quel momento ognuno ragionerà con la sua testa e non con quella di Bersani, Vendola o Di Pietro, e capirà che la strada intrapresa dal precedente Governo era veramente rivoluzionaria ed a favore dei cittadini. Come oggi è chiaro a tutti, l’ICI fu tolta ai cittadini ed il suo gettito fu comunque trasferito ai Comuni a seguito di risparmi nel funzionamento dello Stato. Una riforma epocale che non è stata capita perché travolta dall’odio nei confronti di Berlusconi. Oggi c’è il sobrio Monti che con i suo modi borghesi, permette il ragionamento e la riflessione. Spero che il “popolo” mentre pagherà l’IMU rifletta e ragioni.
*Consigliere regionale (Pdl)
Ore 13,23 – La replica di Emma Petitti, segretario provinciale del Pd.
“Nessuno rimpiangerà le politiche dell’ex premier”. Ho letto con sorpresa l’intervento del consigliere regionale del Pdl Marco Lombardi. Mi chiedo dove abbia vissuto in questi anni. Forse ha già dimenticato che dal 2001 il centrodestra ha governato 9 anni su 11, costantemente negando che ci fosse una crisi nel Paese e occupandosi solamente dei problemi personali del premier. Un governo fondato su cartolarizzazioni, condoni edilizi e finanziari, scudo fiscale, leggi ad personam e scandali sessuali…. Ricordiamo a Lombardi che Romano Prodi nel 2008 aveva portato il debito pubblico al 103%, lasciando un avanzo primario di gestione, puntando al pareggio di bilancio richiesto dall’Europa e iniziando il cammino verso l’equità fiscale. Ora, grazie a Berlusconi, Bossi e Tremonti siamo al 123%! Dopo gli anni del berlusconismo, il Governo Monti è stata la risposta all’emergenza del Paese, alla necessità di evitare il default greco a cui eravamo destinati e alla crisi di credibilità internazionale a cui Berlusconi aveva portato il paese. Berlusconi non è riuscito a riformare il Paese perché troppo impegnato a risolvere le sue beghe processuali, invece di imporre una linea di rigore ed equità sociale che sarebbe servita all’Italia e gli avrebbe forse permesso di mantenere la promessa di “meno tasse per tutti”, che invece il suo governo ha aumentato per tutti. Oggi i Comuni sono costretti per conto dello Stato a fare cassa attraverso l’introduzione dell’Imu. Introduzione che aveva già previsto il governo Berlusconi con il ministro Tremonti a partire dal 2014. E mentre aveva un senso ridurre l’Ici sulla prima casa come aveva fatto nel 2008 Prodi (perché c’è differenza tra chi ha un monolocale o una megavilla), oggi gli enti locali si trovano costretti ad anticipare l’Imu nel 2012. In sostanza il Governo Berlusconi ha voluto togliere l’Ici solo per riproporla con gli interessi. La morale è che con la politica spettacolo del governo Berlusconi, che inseguiva un facile consenso, sono stati realmente massacrati i ceti più deboli, famiglie, lavoratori, piccole medie imprese. Siamo convinti che nessuno rimpiangerà le politiche dell’ex premier. Inseguire una politica di basso e facile consenso nell’immediato porta danni durevoli, e con gli interessi, a tutto il Paese.