“Oggi – ha detto il Prefetto Claudio Palomba ai giornalisti convocati a Palazzo Massani nel pomeriggio – desidero puntualizzare sul tema non solo alla luce degli ultimi avvenimenti, ma anche per fornire un quadro più generale sulla sicurezza a Rimini. Un quadro che, innanzi tutto, va doverosamente contestualizzato. Anche se ancora non disponiamo dei dati complessivi sull’intera stagione estiva, che usciranno a fine settembre, possiamo però già contestare la seconda posizione che Rimini occupa nella classifica del Sole 24 Ore dati i criteri irragionevoli con cui è stata calcolata la graduatoria. Una città con una popolazione di 150 mila abitanti, ma che nei mesi di luglio e agosto può arrivare fino ad un milione di presenze, dovrebbe godere di criteri valutativi personalizzati; e non basta la postilla del Sole 24 Ore a fornire una quantomai oscura chiave di lettura: il danno all’immagine c’è e pesa.”
Soffermandosi ancora sull’argomento il Prefetto ha voluto anche precisare che “il calcolo avrebbe dovuto tener conto del numero effettivo di abitanti e dell’oscillazione di presenze in città che si verifica da giugno a ottobre, per non parlare di eventi eccezionali come il Meeting o la Notte Rosa che incidono pesantemente sulle statistiche. Inoltre la presenza stessa di locali e discoteche attira una certa tipologia di turismo che in Italia non ha pari.” Riguardo agli avvenimenti delle ultime settimane, il Dott. Claudio Palomba – che ha istituzionalmente la responsabilità dell’ordine e della sicurezza pubblica e presiede il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e coordina le Forze di Polizia – ha insistito sul loro carattere episodico e isolato, escludendo un collegamento tra gli stessi. “Esiste una percezione di sicurezza e una sicurezza effettiva, chiaro che episodi come quelli che abbiamo visto minano la percezione della sicurezza, che è del tutto individuale, mentre per quel che riguarda la sicurezza effettiva in città non possiamo lamentarci: Rimini non è il Far West”.
Il Prefetto – che tra le proprie funzioni è anche “garante” dei rapporti tra Stao e autonomie locali – ha poi analizzato il fenomeno dell’abusivismo commerciale: “Abbiamo fatto una scelta precisa per contrastare il fenomeno, ovvero agire sulla prevenzione con sequestri di merce prima che la stagione iniziasse e con i controlli sulle spiagge nei fine settimana. Non abbiamo voluto militarizzare la spiaggia come qualcuno aveva suggerito, perché questa dell’abusivismo è una lotta che non coinvolge solo le forze dell’ordine e i venditori, ma anche i compratori della merce, gli affittuari e i proprietari delle case che ospitano gli extracomunitari. É necessaria perciò una stretta cooperazione tra enti del territorio, non può essere una sfida a cui solo la polizia può prender parte. A fronte delle risorse disponibili, quest’anno i sequestri di merce sono stati maggiori dell’anno scorso e anche le espulsioni sono aumentate.”
Il Prefetto inoltre è intervenuto sul fenomeno della prostituzione, che quest’estate ha registrato un picco di aumento: “Per far fronte all’emergenza, abbiamo promulgato un’ordinanza anti-prostituzione che è stata poi varata anche da Riccione e Misano. Come ogni anno abbiamo effettuato controlli, stabilito sanzioni ed emanato diffide. Assieme all’operazione anti-prostituzione, continuiamo a tenere sotto sorveglianza lo spaccio di stupefacenti e l’abuso di alcool nei locali notturni, anche con un opera di sensibilizzazione che faremo partire nelle scuole.” Un ulteriore punto nel programma sicurezza della prefettura è l’aumento della videosorveglianza in certe zone “a rischio”, come il Parco Pertini e il Parco 25 Aprile.
Il rappresentante del governo a livello provinciale ha voluto spezzare una lancia in favore delle forze dell’ordine: “Da come ci siamo comportati nell’arco della stagione estiva, e di come siamo intervenuti nell’episodio del Ponte dei Mille, dei fermi ai senegalesi e dei controlli preventivi, in qualità di Prefetto voglio assicurare che la polizia e gli organi di sorveglianza hanno operato al meglio. Mi congratulo anche con gli agenti della Guardia di Finanza, che hanno effettuato controlli massivi negli esercizi turistici per la lotta all’evasione fiscale. Non abbiamo ragione di credere, ad oggi, che le forme di criminalità sul nostro territorio siano coordinate da organizzazioni mafiose, benché la nostra guardia sia sempre alta e pronta per prevenire qualsiasi segnale di infiltrazioni della malavita organizzata negli affari, golosissimi, della Riviera.” In conclusione, il Prefetto ha rassicurato che qualsiasi sarà il destino della Provincia di Rimini, dal Ministero hanno garantito che non saranno effettuati tagli alla spesa per la sicurezza. In un momento in cui ogni risorsa è necessaria per far fronte ai problemi di questo territorio, una riduzione del personale o delle risorse renderebbe la lotta all’abusivismo, alla prostituzione e allo spaccio molto, molto più difficile.
Alberto Biondi
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