– Martedì 16 novembre 2004, giorno che ricorderemo come infausto, Egidio Tonini, il nostro Capitano, è volato via. Tale tragico evento, che non è stato cagionato da un incidente o da una malattia, ma è stato voluto da Egidio, ha lasciato in tutti noi un vuoto incolmabile ed un dolore inguaribile che ci accompagnerà per tutto il resto della nostra vita.
Egidio o “Gidio” come molti di noi avevano l’abitudine di chiamarlo, era un amico dal carattere particolare, pacato e cordiale, introverso e socievole nello stesso tempo, comunque sempre disponibile con ciascuno di noi.
Persona conosciuta da molti ed apprezzata nell’ambiente ciclo turistico della provincia, non amava essere chiamato Capitano anche se il gruppo spontaneamente e quasi unanimamente lo aveva eletto e lo identificava in quel ruolo.
Grazie ad Egidio alcuni di noi si sono appassionati all’andare in bicicletta, e sempre grazie a lui diversi di noi hanno imparato a conoscere tale sport e ad apprezzarlo meglio in tutti i suoi aspetti positivi.
Tutti, ed in particolare coloro che hanno avuto il privilegio di uscire qualche volta in solitaria con Egidio, si ricordano con piacere i suoi racconti sulla bicicletta e sul ciclismo, sui campioni del passato, sulle sue gite, sulle sue scalate (i Pirenei e le Alpi francesi, la Fauniera, il Nerone) sui suoi viaggi e sui suoi percorsi. Nessuno di noi possiede le conoscenze e l’esperienza in bicicletta che aveva maturato Egidio.
Ciclista agonista da ragazzo, ha continuato in seguito da appassionato amatore distinguendosi nel saper cogliere durante la pedalata la “poesia” di un paesaggio, di un panorama, di un alba, di un tramonto o di un pasto genuino gustato all’aria aperta respirando il profumo della natura.
Essere umano di sensibilità superiore il nostro Capitano, leale, genuino, straordinariamente umano, al quale non piaceva mettersi in mostra, ma che in diverse occasioni, spinto dall’irrefrenabile desiderio di dare emozioni al gruppo, si rendeva autore di divertenti gesti scherzosi.
Senza di lui per noi niente sarà più come prima. Tutti ricordiamo come al ritrovo della domenica mattina l’assenza di Egidio, anche se per caso già preventivata, era comunque oggetto di interrogativi. Questo semplicemente perché senza di Egidio a tutti mancava qualcosa.
Purtroppo, d’ora in poi dovremo imparare a convivere con questa sensazione perché Egidio come prima ci mancherà per sempre.
Il dolore del distacco resterà e ad esso rimarrà legato il rammarico di non essere riusciti a leggere, nell’animo del nostro amico Egidio, l’angoscia, la solitudine e la disperazione morale che lo hanno sopraffatto inducendolo a togliersi la vita.
Peccato gravissimo troncare un esistenza ad appena 46 anni, che tutti noi non possiamo senz’altro comprendere.
Ciò nonostante vogliamo testimoniare il nostro immutato grande affetto verso Egidio, al quale sentiamo di dover perdonare l’insano gesto, ricordando quanto Egidio ci ha dato in vita e sperando di poterlo di nuovo incontrare in futuro nella scalata verso il cielo.
Arrivederci Capitano!
Gli amici del G.S. Valconca Ottica Biondi
IL RICORDO
Sorrisi
Tante cose ci hai insegnato
strade, salite, montagne,
e mentre pedalavamo ci raccontavi
di antiche storie e di
antichi campioni.
Tante cose ci hai regalato
consigli, complimenti,
sorrisi,
e mentre pedalavamo ci parlavi
di grandi imprese e della “poesia del ciclismo”.
Adesso sappiamo che lassù
stai cercando nuove strade, salite, montagne,
adesso sappiamo che lassù
ci stai già aspettando
e un giorno torneremo a pedalare insieme
su nuove strade, salite, montagne.
Noi dietro piccoli ciclisti
e davanti tu
grande Capitano.