I dati aggiornati appena diffusi mostrano un saldo (imprese attive in provincia) pari a 35.517. A soffrire di più è ancora il settore delle costruzioni, con altre 96 imprese cessate rispetto a tutto il 2012 (pari a -1,7%); seguono agricoltura, silvicoltura e pesca (-50 imprese, -1,7%); si aggrava la sofferenza del commercio all’ingrosso e al dettaglio, le riparazioni di autoveicoli e motocicli, con altre -44 imprese. Se, infatti, le imprese ascrivibili a questa categoria economica erano 9.355 a fine 2012, sono scese a 9.311 al primo trimestre 2013. Il manifatturiero rallenta un po’ la sua caduta, con -26 imprese (-0,9%), rispetto al 2012, ma il saldo resta negativo. Due i saldi positivi nei settori dell’istruzione e della sanità e assistenza sociale (+2 aziende, sia per l’uno sia per l’altro comparto).
“I dati del primo trimestre 2013 – commenta l’Assessore alle Attività produttive della Provincia di Rimini, Juri Magrini -, confermano un aggravarsi delle condizioni dell’economia riminese. Per questo motivo auspichiamo che il neo-insediato Governo riesca (nel tempo più breve possibile) a fornire le amministrazioni locali di strumenti, anche innovativi, necessari per intervenire in maniera incisiva sul territorio ed invertire questa preoccupante rotta, che corre il rischio di trasformasi in deriva, e i dati lo confermano”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA