di BERNADETTA RANIERI
Nel segno di una nuova politica del dialogo con i cittadini si è lanciata un anno fa l’attuale amministrazione comunale e così siamo andati a sentire che “aria tira” per capire quanto compiacimento o delusione c’è per l’operato della giunta Spinelli. C’è da premettere che ci sono molte voci critiche, ma non mancano anche i commenti positivi. Il disappunto più forte tra i corianesi intervistati è che “sia stata messa la mano pesante nelle tasche dei cittadini e che ancora tanto deve essere fatto per la questione ambientale legata all’inceneritore sito a Raibano”. Il sentimento più forte che emerge è la delusione per la discrepanza tra quello che è stato sbandierato in campagna elettorale e quello che effettivamente è stato fatto.
Luigi, pensionato di 72 anni della frazione di Ospedaletto dice: “Penso che la giunta Spinelli sia partita con i migliori propositi, come sempre accade nei cambi di colore delle amministrazioni locali. A Coriano, dopo ben 60 anni di rosso, è il minimo che ci si poteva aspettare. Ma ad essere sincero, a parte il risanamento del bilancio, la casa dell’acqua a Ospedaletto e le lodevoli azioni volte a rafforzare la memoria di Marco Simoncelli, non mi sovvengono grosse iniziative, anzi devo segnalare il ristagno delle azioni per migliorare i servizi comunali ed eliminare la troppa burocrazia.” Rincara la dose Paolo, commerciante del centro della cittadina: “Il Sindaco ha pensato bene di ridurre i servizi al cittadino restringendo gli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali e imponendo la richiesta di appuntamento qualora ci si volesse confrontare con uno degli Assessori, ma non ci ha pensato due volte ad assumere una persona che l’aiuti nelle pubbliche relazioni.”
Altri intervistati insistono sul fatto che non è stato instaurato un vero e proprio rapporto con i cittadini, ma che questi “sono venuti a conoscenza di fatti e iniziative solo dopo la loro attuazione” , come dice Giuseppe, imprenditore cinquantenne della zona, “ e sarebbe opportuno lanciare un appello al primo cittadino affinchè incontri i corianesi prima e ascolti le loro opinioni e le loro proposte perché devono essere parte attiva della vita del paese.” Si aggiunge così anche il grido di Loris, 55 anni, imprenditore della zona di Cerasolo Ausa che sperava in un “esecutivo vicino ai cittadini” e che “incontrasse le aziende per capire le difficoltà e le peculiarità di ognuna di esse.”
Di diversa opinione è Laura, casalinga di 37anni, che si è così espressa: “Il sindaco è una persona estremamente disponibile e socievole. Ha saputo risollevare le sorti di una cittadina in pericolo di dissesto finanziario eliminando i parcheggi a pagamento, ristabilendo l’illuminazione pubblica notturna e risanando le scuole del paese che andavano sbriciolandosi. Ha saputo riportare Coriano all’attenzione dell’opinione pubblica anche grazie agli eventi organizzati presso il teatro Corte.” Anche Mauro, alla soglia dei 30 anni, ha parole lusinghiere per il primo cittadino: “La Spinelli sta facendo tanto per rianimare una cittadina spenta e senza stimoli per noi giovani. Il fatto di aver aperto il Museo di Simoncelli ha realizzato, in qualche modo, i sogni di noi coetanei di Marco: continuare ad averlo in mezzo a noi con cose che parlano di lui (rif. Monumento e museo). Mi piacerebbe che il sindaco, essendo anche lei giovane, organizzasse un incontro con adolescenti e giovani di Coriano in modo tale da ascoltare le nostre proposte di miglioramento dei punti di aggregazione e del paese stesso.” Insomma, l’appello che la stragrande maggioranza dei corianesi fa al primo Cittadino Mimma Spinelli è quello di un maggiore coinvolgimento alla vita politica del paese per poter creare un vero “progetto comune”: amministratori e cittadini.
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