– Una mattina, un mercoledì, Mauro Ciaroni riceve una telefonata. E’ un signore; dopo aver letto sui giornali della cena di beneficenza a favore dei bambini del Mali. Dice che è rimasto colpito dall’iniziativa. Senza conoscere Mauro, afferma che vuol fare una donazione importante, con la preghiera dell’anonimato. Mauro va a casa sua, sulle colline di Pesaro. Ricorda, il misanese: “Un incontro molto semplice, forte, intenso. Ho trovato una persona piacevole, attorno ai settant’anni. Ho voluto mostrargli, con una certa forza il progetto; era intenzionato a darmi 500 euro, senza conoscermi. Era contento di partecipare in questo modo; una bella mano per i bambini del Mali”.
Nella cena di beneficenza per il progetto di inserimento lavorativo di bambini dell’orfanotrofio del Mali sono stati raccolti 5.702 euro. Una serata viva, bella, indimenticabile, alla quale hanno preso parte più di 110 persone; al di là di ogni aspettativa. Animata da una serie di amici.
Silvano, il titolare del bel locale sulle colline vista mare, ristorante “Oasi di San Nicola”, con molta sensibilità, oltre che ad intrattenere i presenti, ha contribuito alla raccolta: nobile gesto.
Grazie alla disincantata passione per la vita, Mauro raccoglie l’adesione di numerosi fornitori per tenere basso i costi. Sono: la Banca Popolare dell’Adriatico, la Cantina la Morciola (vini), la macelleria Umberto Crescentini, il Panificio Capponi, la pasticceria Antica Pesaro, il Flamenco Group Fuego Gitano e Danny Fabbri (Eccetto Danny, un eccellente chitarrista di flamenco di Misano, le sensibilità sono tutte di Pesaro, dove Mauro da alcuni decenni lavora).
“Siamo già in contatto con la presidentessa – racconta Mauro -. Ha fatto partire il progetto di cui eravamo i sostenitori: inserire nel mondo del lavoro ragazzi con problemi a vario livello. Il progetto richiedeva 3.270 euro per aprire i vari laboratori; il resto della somma viene impegnata nell’acquisto di medicinali, libri, alimenti e vestiti per più di 300 bambini dell’orfanotrofio”.
“Sono davvero molto soddisfatto – continua Mauro -; le parole non riesco a trovarle per ringraziare le persone che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo”.
Lo slancio di Mauro è denominato “Progetto Sofia”, il nome della figlia. L’idea è venuta dalla piccola, 6 anni, l’anno scorso: “Fare qualcosa per i meno fortunati”. Mauro si mette in moto: sensibilizza, fa banchetti. Pensava di racimolare alcuni migliaia di euro; sono più di 11.000. Va in Mali lo scorso novembre e sul luogo acquista medicinali, giochi, vestiti, quaderni, libri, matite. Nasce la relazione con l’istituzione malese.
In cantiere un nuovo progetto: tendere le mani verso un orfanotrofio delll’Uganda. Si aiutano 76 bambini colpiti dall’Aids ed altri 124, possibili bambini-soldato. Partenza: il 26 ottobre.
Madre Teresa: “Possiamo fare tutti qualcosa di piccolo con grande amore. Ma insieme possiamo fare qualcosa di meraviglioso”.