• Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti
MENSILE DI POLITICA ECONOMIA CULTURA SPORT E COSTUME DELLE PROVINCE DI RIMINI E PESARO - TEL. 0541-611070
giovedì, Giugno 5, 2025
27 °c
Rimini
27 ° Mar
27 ° Mer
  • Login
 
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
 
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
  • Politica
  • Economia
  • Ambiente
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • CRONACA
    • DALLA NOSTRA TERRA
    • LA BUONA TAVOLA
    • L’OPINIONE
    • L’ALTRA PAGINA
    • VARIE
    • SPIEGA L’ESPERTO
  • Inchieste
No Result
View All Result
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino
Home Rubriche L'opinione

Elezioni: premiare, l’onestà e il saper fare delle cose

Redazione di Redazione
10 Aprile 2006
in L'opinione
Tempo di lettura : 2 minuti necessari
A A

Perché al centro della mia riflessione trovo, alla vigilia delle elezioni, e proprio nella chiave storica dell’ultimo secolo, l’ennesima conferma della miopia della Chiesa cattolica italiana, ossia di una forza che dovrebbe e potrebbe essere di grande aiuto nel valorizzare l’educazione e l’onestà.
Il Concilio ecumenico II, espressione della Chiesa mondiale, voluta da papa Giovanni, nella pastorale Gaudium et spes ha finalmente ammesso che la Chiesa ha imparato non poco dai suoi avversari. Tra quegli avversari molti osservatori, persino cattolici, hanno sempre visto anche coloro che le hanno rimproverato come un errore madornale il “matrimonio” con la dittatura fascista, ovvero la scelta politica estremamente infelice del Concordato con l’ Uomo della provvidenza di pontificia (Pio XI) memoria e delle benedizioni ai gagliardetti fascisti. Il povero don Mazzolari si era reso conto dell’incompatibilità tra fascismo e Vangelo, e si rifiutò di lodare quella decisione, incorrendo nell’ostilità e nelle minacce dei gerarchi della sua diocesi. Fu salvato dal suo vescovo. Ma la grande Chiesa italiana no, non si rese conto di quell’incompatibilità. Qualcosa di analogo sta accadendo anche oggi.
Sappiamo tutti che per la Chiesa è valido soltanto il matrimonio religioso, e che la vita umana è sacra dal concepimento alla morte naturale. C’era bisogno di ricordarlo oggi, in relazione alle imminenti elezioni politiche? Leggo ahimé che la Chiesa italiana, nella persona del presidente della Conferenza episcopale del nostro paese, cardinale Ruini, scende in campo e invita ad eleggere futuri parlamentari che diano tutte le garanzie in materia, per esempio, di opposizione ai patti di civile solidarietà, i Pacs, che minaccerebbero l’istituzione matrimoniale. Che cosa ci sia di anticristiano nel dare al convivente il diritto di decidere sui trattamenti terapeutici, o di beneficiare dei servizi sociali, è un mistero, ben poco gaudioso. A me pare che in tutto ciò vi sia invece qualcosa di cristiano.
Ha un bel dire, il presidente della CEI, che la Chiesa non si schiera: sta di fatto che mentre nel centro-sinistra soltanto un pezzetto della Margherita si riconosce nel pronunciamento ruiniano sui Pacs, tutte, dico tutte le componenti del centro-destra, la Lega di Caldiroli, l’ Udc di Casini, Forza Italia e Alleanza nazionale (forse memore dei Patti Lateranensi cari al suo cuore) esultano e fanno a gara a chi è più ruiniano, a chi può ricavare più voti dalla propria professione di fedeltà al Vaticano. A casa mia, l’annuncio che la Chiesa non si schiera si chiama gesuitismo. E questo uso della religione a fini elettorali è di uno squallore deprimente.
Di questo passo, saranno sempre più numerosi gli italiani incuranti delle direttive politiche della Chiesa del loro paese, come dimostrarono di essere il 12-13 maggio 1974 i partecipanti al referendum sull’abrogazione della legge istitutiva del divorzio, che votarono a favore del divorzio nella misura del 59 %. Ma educazione e onestà avrebbero invece tutto da guadagnare da una Chiesa capace di imparare dai suoi avversari, come ha detto il Concilio Vaticano II, ossia da una Chiesa capace di ammettere finalmente che non tutte quelle, che essa giudica colpe, siano per lo Stato dei reati: una Chiesa che rispetti le parole di Gesù: “A Dio quel che è di Dio, a Cesare quel che è di Cesare”. Potremmo in tal modo sperare di vedere invertita la tendenza italiana alla doppiezza tartufesca dell’ultimo secolo.

di Alessandro Roveri Professore di Storia contemporanea all’Università di Ferrara

Articolo precedente

Economia, in crisi nel gruppo dei migliori

Articolo seguente

Salus Erbe XIX° Edizione – Saludecio

Redazione

Redazione

REDAZIONE LA PIAZZA

Articoli Collegati

L'opinione

Indi Gregory e il diritto alla vita

14 Novembre 2023
L'opinione

In estate mare d’inverno… Viva il mare

6 Settembre 2016
L'opinione

“Facciamo la grande Riccione”

6 Settembre 2016
L'opinione

Quale unione: Riccione-Montefiore? O Bellaria, Rimini, Bellaria, Riccione, Misano e Cattolica?

30 Settembre 2022
Attualità

Legittima difesa in casa, dal 1° di aprile si può firmare in tutti i Comuni. Ecco cosa prevede l’iniziativa di legge

29 Settembre 2022
Cattolica

Cattolica e Valconca, un museo aperto

29 Marzo 2016
L'opinione

Proposta (sussidiaria) per realizzare il “Parco del Mare”

19 Settembre 2015
Riziero Santi
Focus

Bene il turismo in Valconca

1 Settembre 2015
Mostra più articoli
Articolo seguente

Salus Erbe XIX° Edizione - Saludecio

Amarcord di Dorigo Vanzolini

Voto, Morciano lo specchio dell'Italia

"Dubidela" e quando le strade erano bianche

Please login to join discussion

Ricerca articoli e archivi

No Result
View All Result

Articoli

gruppo292.com

Articoli recenti

  • Misano Adriatico. Via D’Annunzio, catrame al posto della pietra davanti al teatro Astra… 4 Giugno 2025
  • Rimini – San Marino. Valpharma Group per la scuola, chiuso con successo il progetto… 4 Giugno 2025
  • Rimini, andare per monumenti… il 7 e 8 giugno 4 Giugno 2025
  • Dove ci porta il referendum sul Jobs act 4 Giugno 2025
  • L’Italia è tra i paesi europei che richiedono un percorso più lungo per la cittadinanza: 10 anni 4 Giugno 2025
La Piazza | Notizie, Politica, Economia, Cultura e Società dalla Provincia di Rimini e Pesaro-Urbino

© 2025 .292-

La Piazza delle province di Rimini e Pesaro. Redazione : Piazza Gramsci, 34 - 47843 Misano Adriatico | p.iva 02540310402

  • Chi siamo
  • Redazione
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Contatti

Direttore Responsabile: Giovanni Cioria

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
No Result
View All Result
  • Home
  • Politica
  • Economia
  • Cultura
  • Sport
  • Turismo
  • Eventi
  • Rubriche
    • Cronaca
    • Dalla nostra terra
    • La buona tavola
    • L’opinione
    • L’altra pagina
    • Spiega l’esperto
  • L’inchiesta
  • Redazione
  • Pubblicità
  • Contatti

© 2025 .292-