Neve e allagamenti diffusi, devastanti mareggiate e pesanti black out, come è successo a Montescudo, per molte ore oggi senza energia elettrica. La perturbazione che da mercoledì si è abbattuta sull’Italia centro settentrionale, dalla notte ha sortito i suoi pesanti effetti anche su Rimini e Provincia. Se nel settore nord della nostra Penisola la neve l’ha fatta da padrona con cumuli molti consistenti anche in pianura, dalle nostre parti sul livello del mare si sono registrate forti precipitazioni piovose che tuttora stanno insistendo specialmente sulla costa. Diversamente in quota, nell’entroterra, dove l’acqua si è trasformata in coltre bianca.
Il forte vento di stanotte, impedendo normale deflusso dei corsi d’acqua, ha causato un notevole innalzamento dei livelli. Colpita soprattutto la zona mare. Le operazioni degli uomini della protezione civile sono iniziate tempestivamente già a partire dalle 4 di stanotte, grazie all’ausilio di pompe idrovore, mobilitando 15 squadre di volontari. Le condizioni più critiche si sono verificate a Santarcangelo e Bellaria per l’esondazione dell’Uso, del torrente Mavone tra Santarcangelo e Rimini, del Conca a Riccione e del Ventena a San Giovanni in Marignano. Anche il Marecchia è penetrato nel parco, sua naturale cassa di espansione. L’autostrada A14 è rimasta chiusa nel tratto tra Cattolica e Bologna, mentre la provinciale Marecchiese è stata chiusa in località Borgo dei Ciliegi. Sono in corso gli interventi per ripristinare al più presto la circolazione.
Sono stati i sottopassi ferroviari, ancora nelle prime ore di stamane chiusi alla circolazione, a risentire dell’ondata di maltempo che ha colpito tutta la regione causando nella notte i maggiori danni a causa della concomitanza delle forti piogge e delle ancor più forti mareggiate che hanno impedito il deflusso delle acque fluviali. Oltre ai sottopassi, dove anche a causa di comportamenti irresponsabili sono state diverse le auto rimaste in panne e invase dall’acqua (tre solo sulla Tolemaide), in città problemi si sono registrati in alcune aree: a San Giuliano mare e in altri luoghi della città problemi all’erogazione dell’energia elettrica; una decina gli alberi caduti in diversi luoghi della città tra cui un pino che ha abbattuto la linea elettrica in via Petropoli, in via Gebel dove la polizia municipale è intervenuta in soccorso di una famiglia prestando assistenza. Diverse le strade invase dalle acque a Torre Pedrera, tra cui via Barce, che hanno causato allagamenti alle abitazioni.
Danni minimi per le scuole d’infanzia e nidi comunali riminesi dove le lezioni hanno continuato normalmente tranne nella scuola elementare E. Fermi di Via Morri dove è saltata la copertura elettrica impedendo il riscaldamento dei locali e costringendo gli operatori scolastici a prendere la decisione di rimandare a casa gli alunni. Problema simile a Torre Pedrera, sia nella scuola d’infanzia che nella scuola elementare, dove i tecnici sono però riusciti a ristabilire corrente in breve tempo evitando disagio per tutti gli occupanti delle scuole. Altro problema riguarda la scuola elementare di Rivabella, dove il ramo di una alberatura si è staccato causa del vento forte, mentre al Glicine si è registrato l’allagamento di un interrato.
Come documentato sul web in tempo reale da molti nostri concittadini, che hanno condiviso sui social network le immagini dei forti disagi di quest’oggi, nel centro cittadino sono moltissime le zone allagate, così come nella zona mare di tutto il territorio provinciale, tra Bellaria e Cattolica, è diffuso l’allagamento di strade, sottopassi, scantinati e garage. Molti anche gli alberi caduti, come a Viserba in via Pedrizzi e a Rimini in via Carlo Zavagli. Mentre la circolazione dei treni lungo la direttrice nord, inzialmente soppressa questa mattina alle 7, è stata ora ripristinata, si segnalano in diverse zone, come nel territorio di Montescudo, episodi di blackout che rendono se possibile ancora più problematica una situazione di per sé già fortemente disagevole. Nella zona monte in particolare, si raccomanda attenzione e prudenza agli automobilisti, evitando di mettersi in strada se non necessario. Questa mattina, considerato il forte livello di emergenza, si è riunito presso la Prefettura il Centro Coordinamento Soccorsi. “Nel corso dell’incontro – comunica la nota prefettizia – si richiama, pertanto, l’attenzione sulla particolare pericolosità di attraversamento dei sottopassi, alcuni dei quali, peraltro, al momento inibiti al transito”. “E’ stato assicurato un monitoraggio di tutti i livelli idrometrici e una particolare attenzione a zone allagate prospicienti abitazioni e a quelle in prossimità di arterie stradali con condizioni di traffico veicolare non ottimali”. La situazione è comunque costantemente seguita dai componenti del Centro Coordinamento Soccorsi, che nel corso del pomeriggio si è nuovamente riunito in Prefettura e da cui è emersa una situazione in lento ma graduale complessivo miglioramento.
A Riccione, dove sono esondati i fiumi Marano e il Rio Melo, due squadre della Protezione Civile sono intervenute nella zona Marano dove erano presenti allagamenti di scantinati e garage in alcune abitazioni e nella zona Melo in prossimità di Via Venezia. A subire i danni maggiori è stata la spiaggia dove la mareggiata, il forte vento e le precipitazioni piovose hanno cancellato le dune di sabbia con un risvolto drammatico nella zona sud. Danni anche al sabbiodotto dove si sono rotte le recinzioni delle tubature al porto. Le forti raffiche di grecale al porto hanno divelto segnaletica, rotto un muretto, ora messo in sicurezza dagli uomini di Geat, sollevato la pavimentazione e infranto la vetrata di due locali della zona.” Saranno considerevoli i danni causati da questa ondata di maltempo – afferma il sindaco Renata Tosi – da una prima ricognizione effettuata durante un sopralluogo in mattinata, la spiaggia e il porto sono i più colpiti, senza dimenticare le zone oggetto di importante esondazione .La nostra costa ha subito grosse perdite di sabbia”. Sempre al porto è affondata una imbarcazione, intervenuti Geat e Capitaneria di Porto.
Anche in Valmarecchia la situazione è sensibilmente migliorata e le precipitazioni sono al momento formate da acqua mista con neve. I corsi d’acqua sono tutti rientrati nell’alveo naturale e la previsione di attenuazione dei fenomeni meteorologici avversi per le prossime ore, dovrebbe scongiurare nell’imminenza ulteriori esondazioni.
Prosegue incessante l’impegno delle squadre dei Vigili del Fuoco, attualmente in attività con 43 unità operative, che dovrebbero essere ulteriormente incrementate con l’arrivo di un’altra squadra alluvionale proveniente da Brescia, per le centinaia di chiamate per interventi causati per lo più da allagamenti di vani interrati. Da rimarcare, ancora una volta, la particolare pericolosità dell’attraversamento dei sottopassi, che tra la notte e la prima fase della mattinata odierna hanno rappresentato l’elemento di maggior pericolo per l’incolumità di alcune persone, che sono state salvate da interventi “ad hoc”, effettuati anche in situazioni per le quali sarebbe stata sufficiente una naturale prudenza. Nei luoghi maggiormente esposti a rischio saranno quindi predisposte, per le ore notturne, segnaletiche luminose le cui indicazioni dovranno essere rigorosamente osservate. “Si fa dunque appello al senso civico degli utenti della strada” specifica una nota della Prefettura “affinché comportamenti poco prudenti non pongano in serio ed imminente pericolo la loro stessa incolumità e quella di eventuali persone trasportate”. Nelle prossime ore dovrebbe rientrare nella normalità anche il traffico ferroviario, che fin qui ha subito gravi ritardi dei convogli in transito sulla dorsale adriatica e sulla tratta per Bologna.