Ma quello che ci ha lasciato è stata una eredità immensa che purtroppo non tutti sanno apprezzare. I suoi libri hanno accompagnato il mio servizio militare. “Lettera a un bambino mai nato” l’ ho letto d’un fiato e riletto tante volte. E poi l’11 settembre e la sua trilogia controversa e contestata. Oppure amata come l’ho amata io oltre il pericolo di essere accusati di razzismo, oltre al timore di essere catalogati. Oriana non c’è più. Ma quello che ci ha lasciato basta per aprire gli occhi e per capire la differenza tra il razzismo e l’autodifesa, la differenza fra il razzismo e l’orgoglio di sentirsi italiani. Ciao Oriana, ti ho voluto bene.
Claudio Casadei