La lettera
di Gruppo consigliere comunale Pd Riccione
Ancora una volta, alla vigilia della stagione estiva, la piazza di Spontricciolo, centro di ritrovo e aggregazione per tutti i cittadini del quartiere negli anni scorsi, torna a far parlare di sé!
Lo scorso anno, di questi tempi, non graditi in piazza erano i bambini, e lo sono ancora. Divieto che ha aperto polemiche e attriti tra i residenti, in un quartiere dove la convivenza civile tra le varie generazioni aveva sempre regnato sovrana.
Pochi giorni fa alcuni abitanti del quartiere che si stavano recando in piazza con il cane, al guinzaglio e con museruola, muniti di paletta e sacchetto per raccogliere gli escrementi, sono stati avvicinati da componenti del gruppo di Buon Vicinato, ed è stato intimato loro di allontanarsi dalla piazza.
Perché? La spiegazione è presto data.
Alcuni giorni fa, oltre al riposizionamento della tanto discussa tensostruttura rovinosamente crollata poco dopo il suo montaggio per cause sconosciute, alcuni cartelli hanno completato il nuovo arredo della piazza: con intestazione del Comune di Riccione e di Geat, essi vietano l’ingresso ai cani, il calpestare le aiuole e il gettare rifiuti fuori dagli appositi contenitori, in riferimento ad un ordinanza comunale del 13 marzo 2002.
Vorrei sottolineare che sono stati posizionati proprio in prossimità del prato, chiara indicazione per i bambini, poco graditi da qualche anno in quella piazza, affinché gli stessi non provassero di andare a giocare sul manto erboso. Ma ancora più strano è che tale ordinanza era riferita solo alle aree verdi sul Lungomare della Libertà e sul Lungomare della Repubblica, non ad altre aree verdi della città.
Infatti su queste ultime vige il Regolamento di Polizia Urbana.
Come sono arrivati oggi, dopo 16 anni, nella piazzetta di Spontricciolo?
Chi li ha voluti? Chi li ha portati?
Spero non sia stata una scelta del sindaco Renata Tosi che si è speso più volte sui giornali per Riccione “Città Pet Friendly”, ospitale e accogliente anche nei confronti degli “Amici a quattro zampe”.
Ma, dopo una smentita di Geat, mi chiedo chi ha preso questa decisione?
Il Gruppo del Buon Vicinato? E su indicazioni in materia o agendo con abuso di potere?
Non mi risulta che tali decisioni rientrino nei “poteri” del gruppi del buon vicinato ma, se così non fosse, chiedo che si riapra la discussione sui settori di intervento che competono a tali gruppi, nell’ottica di una gestione corretta e rispettosa della convivenza civile. Nel caso specifico e ultimo, chiedo comunque la rimozione immediata della cartellonistica, destinata peraltro nel 2002 ad altre zone della città.
Concludo sottolineando ancora una volta che le decisioni arbitrarie e le azioni conseguenti non fanno altro che alimentare polemiche sull’utilizzo della piazza, bene del quartiere, e, quindi di tutti i suoi abitanti. Esse si caratterizzano come ulteriori danni alla “bella piazza aperta” che era prima del posizionamento della tensostruttura delle polemiche, che ha avuto solo il risultato di ridurre lo spazio a disposizione di tutti. Pensare e agire solo per alcune categorie non aiuta a ripristinare quel “vivere civile insieme” che si respirava fino a poco tempo a Spontricciolo e che deve tornare ad imperare.