– “Il mio miacetto personale”. Con questa immagine Guido Paolucci concluse due anni fa il primo libro sulla sua amata città: “C’era una volta Cattolica: ricordi e immagini”.
“C’era una volta un’altra Cattolica” è il titolo del suo ultimo lavoro, prosecuzione del primo. Volume strenna della Banca di Credito Cooperativo di Gradara, viene presentato il 16 dicembre al Teatro della Regina, con inizio alle quattro del pomeriggio. Come sempre, ci si aspetta la sala piena; gli intervenuti ricevono la preziosa pubblicazione: 360 pagine ricca di storie, personaggi, avvenimenti, curiosità e fotografie, molto amate dal professore. Oncologo dei bambini di livello mondiale, docente all’università di Bologna, Paolucci se n’è andato prima del tempo, improvvisamente, lo scorso luglio; aveva fatto appena in tempo a terminare l’amato scritto. L’anno scorso, sempre in dicembre, sempre alla Regina, fu presentato il suo secondo libro di storia locale: “Gradara, Gabicce, Cattolica”. Pomeriggi da mandare a memoria, duranti i quali, Paolucci, il protagonista, prendeva la parola con sincera umiltà. Ringraziava i testimoni delle sue storie, i collaboratori e il pubblico presente. Poi lasciava spazio alle istantanee delle sue pagine. Durante il lavoro di preparazione, di ricerca, di tanto in tanto, vedeva qualche amico. Si presentava con una borsina della spesa, con dentro le sue pagine e le sue fotografie: una lezione di sobrietà rimasta in tanti cuori.
Il volume reca la presentazione di Fausto Caldari, presidente della Banca di Credito Cooperativo di Gradara. Si legge: “Con ‘C’era una volta un’altra Cattolica’ Guido Paolucci continua a rappresentare la nostra città, con racconti inediti, con nuove testimonianze, con ricerche mirate, con episodi di storia locale che appassionano ed affascinano. In questo secondo volume, parla di un’altra Cattolica, con le sue tradizioni, i giochi d’epoca, le letture, le consuetudini, i comportamenti; valori importanti che l’autore ricorda con un po’ di nostalgia, un po’ con rammarico, ma sempre con rispetto e discrezione”. Paolucci: uomo discreto.