– Il verde al centro dell’azione politica del segretario dei Ds. Lo afferma Nadia Moroncelli, riconfermata alla segreteria dei Ds di Misano lo scorso marzo. Affettuosa insegnante del nido, ci mette molta passione e cuore quando parla. Due figli già grandi, è una signora dal carattere tenace, che crede in quello che fa e che cerca di concretizzare le idee, altrimenti non avrebbe molto senso in politica. Ha una coerenza, mitigata dall’impulso e dall’emotività. Ha il pregio della discussione per alzare il livello, accantonando la contrapposizione fine a se stessa tipica della politica di bassa lega. Se c’è il sole, non la sentirai mai dire che è coperto da una nuvoletta.
Come immagina il futuro?
“Che fossero salvaguardati gli spazi verdi esistenti, che è la caratteristica di Misano e che fa la differenza con gli altri comuni. Credo che le case coloniche che noi abbiamo fino al mare debbano diventare un valore, un più per noi, come memoria storica e per il turista, come tipicità. Dovremmo fare dei percorsi lungo il Conca, con dei momenti di sosta, dove rilassarsi. Credo che il turista apprezzerebbe. Sempre nell’ambito di come vorrei Misano, mi piacerebbe che ogni frazione avesse luoghi dove ritrovarsi: per la veglia, per i compleanni, per stare insieme. L’ottimo sarebbe un centro come quello del Villaggio Argentina, dove girano giovani, anziani, bambini. Dove c’è il parco con i giochi, ma anche il campo di bocce per i nonni e poco lontano lo spazio per quattro calci ad un pallone.
Mi piacerebbe che quello che si va a costruire prima fosse in funzione dei misanesi: scuola, sport, tempo libero, cultura. Impossibile? Non credo. Caratterizzarsi non a livello consumistico, ma per la qualità della vita è l’obiettivo. Il centro di Misano me lo immagino come l’ingresso della biblioteca: un grande abbraccio accogliente. Insomma, in futuro va cementificato il meno possibile e le costruzioni devono essere progettate con intelligenza. Negli ultimi anni non ci siamo fermati in modo sufficiente a riflettere; si è andati di corsa.
Un ruolo importante, va giocato dagli spazi per i giovani, nel quale si possono inventare delle cose. Sarebbe un ambizioso progetto coniugare le attività extrascolastiche con le associazioni sul territorio. Con l’obiettivo di coinvolgere coloro che vivono situazioni più difficili. Affinché si possa essere partecipi in concreto del proprio futuro. Dobbiamo cercare di soddisfare la domanda sia del nido, sia della materna; luoghi che servono alle famiglie per socializzare”.
La politica sempre più lontana dal cittadino, che dice?
“E’ il modo e l’occasione di parlare dei tuoi problemi e che se non vengono affrontati in un livello più grande rischi il nulla. Prima di tutto ci vuole il dialogo, per portare la propria voce ai livelli più alti, per raggiungere chi ci governa. Attraverso la politica si alza la soglia della qualità della vita, di darle un senso. Non solo economico, ma soprattutto etico e morale. Un qualcosa che ti faccia star bene come singolo inserito in un contesto sociale”.
Qual è il peccato più frequente in politica?
“Abbiamo imparato a parlare tanto e bene da non far capire quello che si dice. C’è una gran lotta per la poltrona, che fa perdere il senso dell’altro e toglie credibilità alla politica, fino al disinnamoramento. In questi due anni e mezzo da segretario ho notato che ci sono tante persone che lavorano e si impegnano con disinteresse”.
Che cosa apprezza negli altri?
“La sincerità e l’onestà. A portare avanti le proprie idee. Dedica il proprio tempo per gli altri”.
Quale esempio politico come punto di riferimento?
“Chiaro: Berlinguer. Le cose che ha detto sono tuttora valide: soprattutto quelle sulla politica come morale”.
GLI UOMINI
Semprini vice
– La nuova segreteria dei Ds è composta da 10 persone. Insieme al segretario Nadia Moroncelli, Alvio Semprini (vice), LuigiGalli (tesoriere), Genni Piobbici, Maria Tenti, Katia Coccia, Nicola Semprini, Stefano Amanzio, Gianfranco Caldari, Emanuele Barogi.