Venerabile Carla Ronci, messa del vescovo nel 50° della morte il 2 aprile.
Indulgenza plenaria a chi seguirà la celebrazione anche da casa. Il 2 aprile, alle 18,30, il vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi celebra nella cappella dell’episcopio la Messa per il 50° anniversario della salita al cielo della venerabile Carla Ronci.
La Messa, che avrebbe dovuto essere celebrata nella parrocchia Beata Vergine del Carmine di Torre Pedrera, la parrocchia dove Carla è stata battezzata e ha vissuto tutta la sua vita, e dove sono ospitati le sue spoglie mortali, sarà trasmessa su Icaro Tv (91 digitale terrestre) e in diretta streaming sui canali social del Gruppo Icaro.
È stata concessa l’indulgenza plenaria anche a coloro che possono seguire la messa solo da casa ( l’indulgenza era stata originariamente concessa a quanti avrebbero partecipato alle messe nella parrocchia di Torre Pedrera).
Indulgenza plenaria a chi seguirà la celebrazione anche da casa. Il 2 aprile, alle 18,30, il vescovo di Rimini monsignor Francesco Lambiasi celebra nella cappella dell’episcopio la Messa per il 50° anniversario della salita al cielo della venerabile Carla Ronci.
La Messa, che avrebbe dovuto essere celebrata nella parrocchia Beata Vergine del Carmine di Torre Pedrera, la parrocchia dove Carla è stata battezzata e ha vissuto tutta la sua vita, e dove sono ospitati le sue spoglie mortali, sarà trasmessa su Icaro Tv (91 digitale terrestre) e in diretta streaming sui canali social del Gruppo Icaro.
È stata concessa l’indulgenza plenaria anche a coloro che possono seguire la messa solo da casa ( l’indulgenza era stata originariamente concessa a quanti avrebbero partecipato alle messe nella parrocchia di Torre Pedrera).
BIOGRAFIA
Carla Ronci (11 aprile 1935 – 2 aprile 1970) è stata dichiarata venerabile il 7 luglio 1997.
Primogenita di tre figli, iniziò il suo cammino spirituale nell’Anno Santo 1950: si impegnò nell’apostolato giovanile all’interno dell’Azione Cattolica. Nel 1961 entrò nell’Istituto Secolare delle Ancelle della Madre della Misericordia, nel quale emise la professione dei voti. Continuò come consacrata ad impegnarsi in opere di apostolato nella sua parrocchia di Torre Pedrera.
Morì il 2 aprile 1970 dopo alcuni mesi di dolorosa malattia. «È giunto il momento di salire sulla croce con lui – disse –. Vivo fiduciosa fra le paterne braccia di Dio».
Quella di Carla è stata una limpida testimonianza di santità laicale, vissuta nel mondo, nella fedeltà al “vangelo del quotidiano“: nella famiglia, nel lavoro, nel servizio umile e gratuito alla vita della parrocchia. Una santità semplice, ma non banale, che sa coniugare l’amore di Dio con l’amore per il mondo, testimoniando come tutte le realtà terrene e le attività umane, grazie all’azione dello Spirito, possono essere consacrate e divenire strumento di santificazione.
Carla è stata una vera maestra di catechesi e di vita. Il suo metodo, non studiato sui libri, era dettato dal cuore e basato sull’ascolto e sul dialogo. Il suo dinamismo apostolico la portava ad interessarsi dei vari settori della vita parrocchiale: l’animazione liturgica, il coro, la filodrammatica, le gite, l’attività missionaria, l’amministrazione, la carità verso i poveri. È stata un’autentica “contemplativa nell’azione”.
Carla Ronci (11 aprile 1935 – 2 aprile 1970) è stata dichiarata venerabile il 7 luglio 1997.
Primogenita di tre figli, iniziò il suo cammino spirituale nell’Anno Santo 1950: si impegnò nell’apostolato giovanile all’interno dell’Azione Cattolica. Nel 1961 entrò nell’Istituto Secolare delle Ancelle della Madre della Misericordia, nel quale emise la professione dei voti. Continuò come consacrata ad impegnarsi in opere di apostolato nella sua parrocchia di Torre Pedrera.
Morì il 2 aprile 1970 dopo alcuni mesi di dolorosa malattia. «È giunto il momento di salire sulla croce con lui – disse –. Vivo fiduciosa fra le paterne braccia di Dio».
Quella di Carla è stata una limpida testimonianza di santità laicale, vissuta nel mondo, nella fedeltà al “vangelo del quotidiano“: nella famiglia, nel lavoro, nel servizio umile e gratuito alla vita della parrocchia. Una santità semplice, ma non banale, che sa coniugare l’amore di Dio con l’amore per il mondo, testimoniando come tutte le realtà terrene e le attività umane, grazie all’azione dello Spirito, possono essere consacrate e divenire strumento di santificazione.
Carla è stata una vera maestra di catechesi e di vita. Il suo metodo, non studiato sui libri, era dettato dal cuore e basato sull’ascolto e sul dialogo. Il suo dinamismo apostolico la portava ad interessarsi dei vari settori della vita parrocchiale: l’animazione liturgica, il coro, la filodrammatica, le gite, l’attività missionaria, l’amministrazione, la carità verso i poveri. È stata un’autentica “contemplativa nell’azione”.
La conoscenza di Carla, è già molto diffusa in Italia e anche in diversi parti del mondo. Diversi volumi sulla sua figura sono editi dal Centro Documentazione A. Marvelli – Rimini e dalle edizioni ilPonte, oltre alla rivista Amici di Alberto e Carla.