Marzio Pecci, Lega
di Marzio Pecci, capogruppo consiliare della Lega
Basta! Il Sindaco di Rimini non può continuare a parlare come un comune cittadino dimenticandosi di essere il Sindaco della città più importante della Romagna, di essere al fianco del Presidente della Regione e di essere il Presidente di Anci regionale.
Le sue dichiarazioni riportate dalla stampa del seguente tenore: “Chiediamo al Governo cabine di regia con esperti per far ripartire il turismo. Il problema è quello dei protocolli: sicurezza, modalità, distanziamento negli alberghi e nei luoghi di aggregazione. Su questo, spiace dirlo, e non è una rivendicazione di parte, il tempo sta scadendo e forse è già scaduto“, sono solo boutade.
Basta!
Il sindaco non può continuare a prendere in giro i riminesi. La Lega da settimane gli sta chiedendo di intervenire in regione per ottenere il protocollo sanitario… e oggi, dato il menefreghismo del Presidente Conte e del Presidente Bonaccini si unisce o finge di associarsi alle richieste della Lega.
Basta!
Il Sindaco deve decidere e deve parlare da uomo della maggioranza che governa il Paese non da opposizione.
Se ha autorevolezza nel sistema amministrativo regionale, come dice di avere, si faccia valere, si faccia carico delle richieste della Lega e “porti a casa” i provvedimenti necessari per far ripartire l’economia riminese ed in particolare quella turistica, che è stata la più colpita dal coronavirus; diversamente se ne stia in silenzio e la smetta con i proclami e le finte proteste nei confronti della maggioranza di governo di cui lui è parte.
Gli imprenditori ed i professionisti hanno bisogno di amministratori seri; il Governo degli incompetenti a cui si sono aggiunti, di recente, altri incompetenti, ha già fatto troppi danni.
La Romagna operosa non vuole morire per colpa del Governo e degli amministratori, ha gente capace che può far ripartire le proprie aziende, ma deve essere lasciata libera di fare.
Basta regole da “cappio al collo”.
Bisogna lasciare ai riminesi, in questo momento di difficoltà, la libertà d’impresa liberandoli dalla burocrazia ed il Sindaco dia il buon esempio iniziando a sburocratizzare il comune di Rimini.
Basta!
Il Sindaco la smetta con le “passerelle” e risolva, con il Presidente della Regione e con il Commissario alla sanità, il problema della riapertura delle imprese turistiche, dei bar ristoranti e li obblighi a scrivere, subito, il “protocollo sanitario” che da tempo la Lega chiede.
L’Emilia Romagna non ha alcun bisogno di esperti a condizione che gli Amministratori dimostrino di essere capaci di assumersi le responsabilità vere!
Il turismo deve riprendere velocemente e c’è bisogno che il Governo e la Regione corrispondano i contributi a sostegno delle imprese e blocchino i pagamenti in attesa dei finanziamenti.
Che le imprese abbiano “fame” di denaro è dimostrato dal fatto che il bando da 5mln di €, emesso dalla Regione, è stato “bruciato” nei primi 29 minuti dall’apertura del bando stesso.
Al Sindaco ricordiamo che lui sta dalla parte di chi comanda e non dalla parte dell’opposizione: dunque faccia il suo dovere da amministratore della città… come si dice: “testa bassa e pedalare”.
Le denunce le lasci all’opposizione.
Le sue dichiarazioni riportate dalla stampa del seguente tenore: “Chiediamo al Governo cabine di regia con esperti per far ripartire il turismo. Il problema è quello dei protocolli: sicurezza, modalità, distanziamento negli alberghi e nei luoghi di aggregazione. Su questo, spiace dirlo, e non è una rivendicazione di parte, il tempo sta scadendo e forse è già scaduto“, sono solo boutade.
Basta!
Il sindaco non può continuare a prendere in giro i riminesi. La Lega da settimane gli sta chiedendo di intervenire in regione per ottenere il protocollo sanitario… e oggi, dato il menefreghismo del Presidente Conte e del Presidente Bonaccini si unisce o finge di associarsi alle richieste della Lega.
Basta!
Il Sindaco deve decidere e deve parlare da uomo della maggioranza che governa il Paese non da opposizione.
Se ha autorevolezza nel sistema amministrativo regionale, come dice di avere, si faccia valere, si faccia carico delle richieste della Lega e “porti a casa” i provvedimenti necessari per far ripartire l’economia riminese ed in particolare quella turistica, che è stata la più colpita dal coronavirus; diversamente se ne stia in silenzio e la smetta con i proclami e le finte proteste nei confronti della maggioranza di governo di cui lui è parte.
Gli imprenditori ed i professionisti hanno bisogno di amministratori seri; il Governo degli incompetenti a cui si sono aggiunti, di recente, altri incompetenti, ha già fatto troppi danni.
La Romagna operosa non vuole morire per colpa del Governo e degli amministratori, ha gente capace che può far ripartire le proprie aziende, ma deve essere lasciata libera di fare.
Basta regole da “cappio al collo”.
Bisogna lasciare ai riminesi, in questo momento di difficoltà, la libertà d’impresa liberandoli dalla burocrazia ed il Sindaco dia il buon esempio iniziando a sburocratizzare il comune di Rimini.
Basta!
Il Sindaco la smetta con le “passerelle” e risolva, con il Presidente della Regione e con il Commissario alla sanità, il problema della riapertura delle imprese turistiche, dei bar ristoranti e li obblighi a scrivere, subito, il “protocollo sanitario” che da tempo la Lega chiede.
L’Emilia Romagna non ha alcun bisogno di esperti a condizione che gli Amministratori dimostrino di essere capaci di assumersi le responsabilità vere!
Il turismo deve riprendere velocemente e c’è bisogno che il Governo e la Regione corrispondano i contributi a sostegno delle imprese e blocchino i pagamenti in attesa dei finanziamenti.
Che le imprese abbiano “fame” di denaro è dimostrato dal fatto che il bando da 5mln di €, emesso dalla Regione, è stato “bruciato” nei primi 29 minuti dall’apertura del bando stesso.
Al Sindaco ricordiamo che lui sta dalla parte di chi comanda e non dalla parte dell’opposizione: dunque faccia il suo dovere da amministratore della città… come si dice: “testa bassa e pedalare”.
Le denunce le lasci all’opposizione.