Palazzo comunale
di Franco Tura, ex assessore
Tura: “Vendita scuola di piazza Repubblica: mobilitarsi… No alla scuola in via Macanno”
Giovedì 17 Dicembre nel consiglio comunale è stato approvato il piano di vendita triennale che prevede ,tra l’altro, l’alienazione( finta ?) della scuola elementare di piazza della Repubblica, con il voto favorevole della sola maggioranza con una defezione.
A nulla sono valse le proteste delle minoranze, le quali hanno motivato l’inopportunità di tale vendita, come pure il trasferimento della scuola nel quartiere Macanno, sostenendo che in questo modo andremmo ulteriormente a svuotare il centro cittadino provocando la congestione dell’area Macanno per il traffico che si verrebbe a creare.
Ancora una volta, da diverso tempo, la città di Cattolica viene letteralmente modificata a colpi di maggioranza senza ascoltare le opposizioni; queste non hanno nemmeno la possibilità di rivolgersi ai cittadini indicendo un referendum, in quanto il Sindaco, in prima persona , ha risposto che la verifica del suo operato avverrà a Maggio quando i cittadini con il loro voto si esprimeranno, alla faccia della democrazia partecipativa sbandierata come conquista daì 5 stelle.
Ricordiamo ,a tal proposito, gli episodi più recenti : le pietose bugie dell’assenso della CNA al supermercato previsto al VGS e l’adesione del quartiere Mare Nord, favorevole allo spostamento delle scuole al Macanno,u n falso annunciato personalmente dalla sua Presidente, senza aver mai convocato i Cittadini del quartiere.
Certamente quello delle elezioni sarà il momento della verifica, ma nel frattempo i danni fatti saranno definitivi con una trasformazione peggiorativa del quartiere “Macanno” verso cui i residenti hanno espresso decisa contrarietà.
Di fronte all’impotenza dei consiglieri di minoranza, per evitare tutto questo, è la città che democraticamente deve far sentire il proprio dissenso sulle decisioni prese, in modo che gli attuali consiglieri di maggioranza e il Sindaco comprendano che una Città intera , fatta da cittadini, esercenti, commercianti, associazioni non li sta seguendo, tra mugugni sempre più diffusi.
Non vorrei che questa mia protesta generasse nel Sindaco la stessa reazione che ha avuto incolpando i consiglieri di minoranza in merito allo spiacevole comportamento di uno o più imbecilli che hanno danneggiato i lavori di via Dante.
A questo punto auspico che quei giovani che stanno dimostrando sui social amore verso la
città si impegnino a mobilitarsi e far sentire la propria voce organizzando una
fiaccolata per le vie del centro in un giorno prestabilito. Prima che sia troppo tardi.