Primarie sì, primarie no?
– Gentile direttore…
mi può spiegare perché alle elezioni provinciali, io elettore di sinistra devo votare il candidato del Pd Stefano Vitali? Niente di personale, manco lo conosco, quindi… Però, c’è un però: mentre nei Comuni di Riccione, Cattolica, Bellaria, Santarcangelo si sono svolte le primarie per scegliere il candidato, in Provincia non è stata data la possibilità agli elettori del centro sinistra di esprimere una scelta, e non credo perché non ci fosse scelta: vuoi che non ci fossero uno o altri possibili candidati da mettere in competizione con Vitali?
Forse che la provincia non è dei cittadini, ma è cosa “loro”? Probabilmente la “nomenclatura” del Pd ha preferito procedere con il “proprio” candidato, per evitare possibili sorprese, come è successo ad esempio in parte a Riccione e soprattutto a Cattolica dove gli uomini prescelti dal partito sono saltati come tappi di spumante e i cittadini hanno scelto il nuovo.
Ma torno su Vitali, che ripeto non conosco personalmente, ma conosco per le posizioni etiche e politiche che in questi anni ha espresso. Credo che quando un cittadino, con le proprie convinzioni religiose e morali, si impegni per i propri cittadini, debba essere rappresentativo non di tutti, ma per tutti e provo a spiegarmi: Vitali ha espresso finora tutto il contrario di quello che un elettore di sinistra vorrebbe sentirsi dire e soprattutto vorrebbe vedere fare da chi pensa di rappresentarlo. Le posizioni assunte nei confronti di tematiche quali i diritti delle donne rispetto l’aborto, avendo sposato le tesi di don Benzi, oppure la scelta di esternalizzare alle associazioni cattoliche alcuni servizi sociali, ne fanno un candidato di parte, e soprattutto di una parte che non riesce a rimanere insensibile ai richiami della gerarchia ecclesiale piuttosto che essere sensibile ad un concetto di laicità del bene pubblico.
Già io, elettore di sinistra, sono molto in difficoltà con quanto il Pd ha combinato a livello nazionale, la responsabilità storica di Veltroni di avere “ucciso” la sinistra con il richiamo all’autosufficienza del Pd, come si può pensare che riesca a votare un candidato che rappresenta il contrario di quello che è il mio pensiero, e anche di tanti altri? Secondo lei, caro direttore, le grandi menti e gli strateghi del Pd, sono consapevoli che la candidatura di Vitali non prenderà i voti di molti di quegli elettori di sinistra che comunque non voteranno per i candidati della sinistra antagonista? Come potremo sentirci garantiti da un cattolico integralista e da un partito che per compiacere i poteri forti non riesce a trovare una alternativa non dico di sinistra, ma almeno che sia laica e progressista?
Caro Direttore, la vedo dura, molto dura.
Un elettore molto, ma molto deluso