Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale di Coriano, è stata approvata una convenzione triennale tra il Comune e il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM). Abbiamo votato a favore di questa proposta, riconoscendo l’indubbio valore del Corpo e delle attività portate avanti dai volontari. Non può essere certo una casualità che l’Ordine di Malta annoveri tra i suoi membri l’assessore Paolo Ottogalli, come da lui stesso dichiarato sei mesi fa al momento dell’insediamento. Una coincidenza curiosa. Il problema del conflitto di interessi non si pone, ma quantomeno andava fatto un ragionamento di opportunità politica. Anche perché il parere favorevole alla sottoscrizione della convenzione reca la firma dello stesso Ottogalli e non bisogna dimenticare che l’accordo prevede anche dei rimborsi economici. Per quale motivo è stato scelto proprio il CISOM? E a che punto è la mappatura delle altre associazioni di volontariato e di utilità sociale che operano direttamente o indirettamente a Coriano? Non sarebbe opportuno coinvolgerle in simili iniziative?
Abbiamo poi votato a favore dello schema di convenzione per l’orientamento a favore di studenti frequentanti l’istituto tecnico ‘Valturio’. Un’ottima cosa che il Comune faccia la sua parte per favorire percorsi formativi. A Coriano però non ci sono solamente studenti di una singola scuola. Perché non estendere la convenzione anche agli altri istituti superiori della nostra provincia? Perché non estenderla anche ad un’eccellenza come l’Università di Bologna, considerata la vicinanza del polo di Rimini?
Infine, abbiamo aderito con piacere alla petizione di Coldiretti contro la produzione di cibo sintetico. Coriano Futura è consapevole del valore che l’agricoltura riveste per il nostro territorio, un’eccellenza da difendere e salvaguardare. Per questo ci domandiamo se siano già stati riuniti i tavoli di lavoro con gli operatori del mondo agricolo promessi dal sindaco in campagna elettorale e se siano state messe in campo azioni o momento di confronto per la risoluzione dei problemi agricoli del nostro territorio, a cominciare da quello della carenza idrica.