Mio figlio, quasi sedici anni, ha scelto un liceo classico difficile e va abbastanza bene negli studi pur mancandogli, secondo me, il metodo. Infatti, studia tutto ciò che gli assegnano solo prima dell’interrogazione o della verifica e non volta per volta, perché nel frattempo fa tante altre cose. Va a vedere sia il basket che il calcio, gioca a tennis e poi dedica tanto tempo agli amici e a quel maledetto telefonino. Quando qualcosa non va da’ la colpa ai professori che sono, secondo lui, troppo severi. In realtà nello studio, e anche io l’ho scoperto tardi, il metodo e l’organizzazione sono la base della buona riuscita. Ma lo si capisce, a parte qualche eccezione, forse non prima dell’Università e non c’è nè da stupirsi, nè da preoccuparsi.