– La fine e l’inizio di una vita si potrebbero raccontare con uno spezzone di matita, con tre matite intere, la nobiltà degli amati ulivi, il profumo dei suoi limoni. Sono le immagini care a Silvano Pedrosi, dal nulla di Verucchio alla fondazione della tipografia “la Pieve” a Villa Verucchio. Silvano se n’è andato prima del tempo pochi mesi fa. Sale sull’automobile, a pochi metri da casa, il cuore stanco lo tradisce.
La moglie Giuseppina, i figli, Sabina, Filippo e Giuseppe, lo hanno ricordato in un commovente libro: “Il Profumo Della Carta”. Sulla sovracopertina bianca tre matite ancora da consumare (i tre figli), sulle quali, di traverso, si adagia un mozzicone di matita mangiucchiato nell’estremità (Silvano Pedrosi).
La sua avventurosa esistenza è stata accompagnata dalla passione per la terra: gli ulivi della sua campagna (regalava il suo l’olio come presente natalizio), i grandi limoni nei vasi sotto i portici dello stabilimento, l’orto. Con gli amici la discussione finiva sempre sul suo orto e le bellissime mangiate.
Nasce nelle ristrettezze economiche, Silvano. Bambino, con altri amici viene messo in collegio presso i Salesiani nelle Marche. Impara il mestiere di tipografo. Entra in una bottega prima a Rimini, poi a Ravenna. Giovanissimo si mette in proprio a Rimini. Fa ritorno a Villa Verucchio e siamo alla storia di oggi. La sua azienda è una delle maggiori del settore della provincia di Rimini.
Tutto questo racconto, con raffinata grafica e belle immagine, si legge nelle pagine scritte da Sandrina Gasperoni. Il viaggio è esaltato dalla grafica di Jader Bonfiglioli. Il risultato è di livello assoluto. E’ stato confezionato un piccolo saggio. Insieme al classico calendario, la famiglia lo ha presentato ad amici e clienti lo scorso 12 febbraio al ristorante “Molo22”, nella nuova darsena di Rimini.