– Pio, Pio, non andare via e che la vita sia secondo il tuo cuore. Quando abbiamo saputo della tua imminente partenza verso una meritata pensione (lontana dagli alberghi come qualcuno grazie alla Provvidenza), siamo rimasti basiti (termine che si usa e abusa senza fantasia troppo spesso in Consiglio comunale) ed ancora siamo talmente increduli che non sappiamo più come potremo fare senza vedere la tua figura da corazziere aggirarsi per i corridoi del palazzo comunale, dall’incedere possente avvolto in vestiti di asciutta eleganza. A dire il vero, avresti potuto usare anche abiti più chiari… Saresti stato elegante comunque ma hai tenuto fede al detto che recitava di usare l’abito scuro come nelle cerimonie. Per te il municipio è stato tutta una cerimonia. Secondo noi che ti vogliamo bene, con la presunzione di essere amici veri e sinceri, qualcuno si dovrebbe ricredere nel tenere in considerazione il tuo attaccamento alla maglia. Eri in ufficio sempre puntuale e spiccio nel saltare o aggirare l’ostacolo, come nessun altro parigrado, cosa che ti fa onore e onere. Come faremo, come faranno, a non vedere la tua figura? Dal passo danzante nell’uscire dal tuo ufficio volto a mezzogiorno nella villetta rosa; con uno stile che in molti ti avranno invidiato. Caro Pio, la vita continua; sei nell’età in cui si diventa nonni e si va sempre avanti nella speranza che l’amicizia e il rispetto prevalgano su altri sentimenti meno nobili. La cattiveria di questi tempi prevale e non è proprio da lasciare ai posteri. Grazie ragionier Biagini; finalmente torni ad essere quasi normale. Noi amici, sinceri e onesti, saremo sempre al tuo fianco.
Gli Amici più Fidati