Come nella vita, così anche il percorso del Conservatorio Rossini è costellato da eventi gratificanti e purtroppo anche da momenti di sgomento: così dinanzi alla scomparsa del professor Elvidio Surian “dopo breve e fulminante malattia”, come precisa Graziano Ballerini suo amico e sodale scientifico. Docente per lughi anni nell’Istituto musicale pesarese è stato, tra l’altro autore, di un “Manuale della storia della musica”, opera in ponderosi quattro volumi apprezzati in Italia ed all’estero. E pensare che appena lo scorso anno, proprio in questo periodo, venne organizzata nella sede dei musei civici la presentazione del volume n. 16 della rivista «Quaderni Musicali Marchigiani», organo scientifico dell’A.Ri.M.-Associazione Marchigiana per la Ricerca e Valorizzazione delle Fonti Musicali, interamente dedicato a saggi in suo onore. Statunitense di formazione e pesarese di adozione, Surian fu tra i promotori del RIPM (Répertoire international de la Presse musicale ), con sede a Baltimora, nel Maryland (USA). Fondato nel 1980 da H. Robert Cohen – si legge nelle enciclopedie - con la collaborazione di Marcello Conati, Elvidio Surian e Christoph-Helmut Mahling , il RIPM è uno dei quattro Répertoires istituiti dalla International Musicological Society ( IMS ) e dall’Associazione Internazionale delle biblioteche, archivi e centri di documentazione musicali ( IAML ). Ma anche negli anni pesaresi Surian non ha mancato di impegnarsi, oltre che come docente, per la cultura e la musica del territorio. Ha fondato a Mombaroccio l’Accademia “Guidobaldo del Monte”; si è speso per l’insegnamento della storia della musica nei licei; ha riservato particolare attenzione alla conoscenza di tutti gli aspetti legati alla figura di Rossini nonchè all’approfondimento del rapporto tra Dante e la Musica ed alla valorizzazione del notevole patrimonio della biblioteca del Conservatorio Rossini. Ha scritto di lui un quotidiano nazionale: ”Se la musica in Italia avesse il medesimo peso culturale delle arti visive e della letteratura, allora nomi come quello di Elvidio Surian assumerebbero un peso mediatico di pari livello rispetto ai più blasonati storici dell’arte nazionali”. Ed inoltre Surian, personaggio molto riservato, non si è certo mai sbracciato per pubblicizzare la sua immagine. Consapevole che non bisogna essere prigionieri del contingente e che spetta al tempo mettere in evidenza quanto uno studioso veramente vale.
*Presidente Emerito del Conservatorio Statale “Rossini”