Turismo e alluvione. Risarcimenti per sostenere i danni diretti e indiretti delle imprese turistiche della Costa Romagnola, l’assessore dell’Emilia Romagna Andrea Corsini: “Che fine hanno fatto i 10 milioni di euro del primo Decreto alluvione? Il Governo li renda disponibili. I nostri imprenditori e lavoratori si sono rimboccati subito le maniche e hanno già affrontato al meglio una stagione estiva complicata. Ora però vanno aiutati”
L’Emilia-Romagna sollecita il ministero dell’Economia e delle Finanze affinché liberi le risorse divenute operative dopo la conversione, lo scorso 31 luglio, del Decreto 61
L’assessore sollecita il ministero dell’Economia affinché renda operative le risorse stanziate dal Decreto Alluvione 61 – convertito in legge lo scorso 31 luglio – e rivolte agli operatori del comparto della Costa Romagnola danneggiati, direttamente o indirettamente, dal maltempo dello scorso maggio.
Si tratta infatti di una prima tranche di ristori dal valore di 10 milioni di euro che servono a risarcire alberghi, campeggi, strutture ricettive dedicate all’ospitalità, stabilimenti balneari e termali, parchi tematici e di divertimento, porti turistici, settore fieristico, bar, ristoranti e agriturismi.
“Ci tengo a sottolineare bene un’altra cosa- continua Corsini-. Oltre ai danni diretti dell’alluvione e nonostante le perdite economiche di una stagione partita in salita con disdette e cali di prenotazioni, i nostri operatori turistici sono riusciti a recuperare arrivi e presenze, chiudendo i primi sei mesi del 2023 con un + 9,2% per quanto riguarda gli arrivi e +4,3% per i pernottamenti, secondo i dati Istat. Dimostrando ancora una volta la capacità di rimboccarsi le maniche e rialzarsi, che è propria delle persone di questa terra”.
“Ricordiamoci però- chiude l’assessore- che dietro al sacrificio delle imprese turistiche, ci sono le storie e gli sforzi di intere famiglie che non si possono lasciare sole e c’è un’economia importante per l’intera Emilia-Romagna che va sostenuta”.