Pluripregiudicato indiziato di prestiti da usuraio, fermato dalla Guardia di Finanza.
Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini hanno dato esecuzione ad un Decreto di sequestro preventivo del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Rimini, su richiesta della locale Procura della Repubblica, a carico di un pluripregiudicato (già condannato per bancarotta fraudolenta, truffa, commercio di prodotti contraffatti, furto e ricettazione), per la ritenuta sussistenza dei reati di usura ed abusiva attività finanziaria.
Il provvedimento costituisce l’epilogo delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica ed eseguite dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Rimini, nel cui ambito sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato, già sottoposto alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, il quale avrebbe effettuato prestiti di denaro ad un imprenditore della provincia in forte difficoltà economica, applicando un tasso di interesse annuo del 93,17%, di gran lunga superiore a quelli previsti dalla Legge.
L’attività investigativa ha consentito di delineare che il meccanismo usurario era principalmente fondato sull’utilizzo di assegni bancari, che l’indagato avrebbe fatto emettere alla presunta vittima senza l’indicazione del beneficiario, con la funzione sia di strumento di “garanzia” sul prestito erogato in contanti che di mezzo di restituzione del debito stesso. In questo modo, l’indagato aveva la costante disponibilità di un consistente numero di titoli di credito in grado di alimentare il flusso di denaro illecito e di eludere il monitoraggio bancario.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 12 assegni in bianco dell’importo complessivo di 79 mila euro e documentazione riportante la contabilità delle somme prestate, con il nominativo della presunta vittima ed i relativi piani di ammortamento.
All’esito delle investigazioni è stato possibile ricostruire un grave quadro indiziario in relazione al prestito a tassi usurari.
La misura cautelare reale è stata emessa nell’ambito della fase delle indagini preliminari, sulla base delle attuali acquisizioni probatorie. In attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza dell’indagato.
L’odierna operazione testimonia il costante impegno dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza nell’azione di contrasto all’usura, pratica criminale che, nel favorire il conseguimento di cospicui illeciti guadagni, rappresenta un grave ostacolo alla ripresa e al rilancio dell’economia nazionale.