UOMO E NATURA
– Fermato il mattone nel Parco del San Bartolo. I 40.000 metri quadrati del vecchio Piano, sono diventati 7.000 col nuovo approvato dalla Regione marche lo scorso 21 febbraio. A Gabicce Mare (metà del suo territorio, 4,8 km/q è dentro il parco regionale) sono toccati 2.650 metri quadrati (un discorso a parte quello dell’hotel “Capo Est”. I beneficiari della nuova legge urbanistica si possono contare su due mani. Ai quattro maggiori (rispettivamente 1.250 metri quadrati, 450, 590 e 330), va aggiunta la Baia Imperiale (con 90 metri quadrati), i servizi per i tre chioschi mentre si sale a Gabicce Monte. Nel borgo di Gabicce Monte, col piano di recupero, possibili modeste sopraelevazioni e piccoli ampliamenti. Quasi uno scherzo visto quanto è stato concesso all’hotel “Capo Est”.
Il sindaco Corrado Curti ha dato la sua chiave di lettura: “Gabicce Mare scommette sul parco. E’ strategico per il nostro sviluppo turistico; è il nostro valore aggiunto. E cresce sempre più la consapevolezza del suo patrimonio ambientale. La vera scommessa ora è far vivere il parco; dobbiamo stare molto attenti a non imbalsamarlo. A non farne un vecchio museo, ma qualcosa di vivo”.
A Gabicce Monte, prima e dopo la chiesa, sono previsti due parcheggi ad uso pubblico che possono dare un contributo alla mancanza di posti auto che d’estate diventa un limite per i bar e per i ristoranti.
La Regione Marche ha bocciato alcune richieste dell’amministrazione comunale di Gabicce Mare. Ha detto no al parcheggio interrato davanti alla Baia Imperiale (resterà solo quello a raso). Ha detto no a qualsiasi intervento a Vigna del Mar.
Falesia in caduta
Massimo D’Angeli, residente a Fiorenzuola di Focara, fa notare che negli ultimi quattro anni l’Ente Parco del San Bartolo non ha realizzato nessun progetto per il consolidamento della falesia che si sta sgretolando sotto la forza del mare, del vento e delle piogge. Afferma D’Angeli: “Dobbiamo riprendere ad investire nelle protezioni in mare per salvare i centri storici nel San Bartolo”.
Vallugola
Il porto di Vallugola e il suo spinoso ampliamento è fuori dal Piano del Parco del San Bartolo. Ne è competente direttamente Roma.