Rimini. Legacoop Romagna: “Antonio Patuelli (Associazione bancaria italiana) ha ragione, senza infrastrutture non si cresce”
«Abbiamo un’economia estremamente dinamica e vivace in Emilia-Romagna, ma se non abbiamo le infrastrutture, come per esempio i trasporti, strade e ferrovie datate oltre cinquant’anni, i fattori di crescita non hanno possibilità di svilupparsi come potrebbero». Antonio Patuelli, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e della Cassa di Risparmio di Ravenna, ha centrato il punto, con la concretezza e la capacità di visione che lo caratterizzano da sempre.
Il suo intervento – tenuto a Rimini alla presentazione ufficiale del primo report dell’Osservatorio Investimenti, promosso dalla Camera di Commercio della Romagna – arriva alla stessa conclusione a cui è pervenuta Legacoop Romagna.
Da alcuni mesi stiamo incontrando i sindaci, i presidenti di Provincia e i consiglieri regionali disponibili ad accendere un faro sul tema infrastrutture.
Lo abbiamo fatto perché siamo convinti che la Romagna abbia un potenziale, determinato dalla sua conformazione geografica e dalla sua struttura imprenditoriale, ma che tale capacità non sia sfruttata appieno, proprio per le carenze infrastrutturali evidenti in tutti i settori del trasporto.
Questi deficit ci hanno penalizzato e ci penalizzeranno ancor di più nel prossimo futuro. Rischiamo di perdere le grandi opportunità che possono svilupparsi attorno al Porto di Ravenna ed alla sua ZLS, alla logistica moderna, alla riorganizzazione del sistema aeroportuale, al rafforzamento di quello fieristico riminese, al turismo.
Deve essere chiaro a tutti che ammodernare e rendere finalmente performanti le infrastrutture viarie ed il sistema dei trasporti romagnoli, significa garantire uno sviluppo certo ed ancor più dinamico all’intero sistema economico regionale. È evidente come i limiti veri, in tutti i settori, si concentrino ormai da Bologna in giù.
Non è un caso che attorno a questa visione, tutto meno che campanilistica e “romagnolista”, si stiano ritrovando soggetti tra loro diversi – buona parte dei decisori politici ed economici, delle associazioni d’impresa e del mondo del lavoro, le due Camere di Commercio – evidenziando la necessità di passare dalle parole ai fatti.
Servirà, ed in fretta, utilizzare al meglio l’opportunità che ci viene offerta dall’imminente avvio del confronto sul Prit (Piano regionale integrato dei trasporti), per individuare assieme le priorità relative agli investimenti possibili. E su questo, attivare quanto prima tavoli di confronto con il Governo, che non potrà alcun modo sfuggire il confronto su di un tema così centrale per il futuro dell’economia e dell’imprenditoria di questo territorio.
LEGACOOP ROMAGNA
Legacoop Romagna rappresenta circa 380 imprese associate nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, con un valore della produzione di oltre 7,7 miliardi di euro, oltre 320mila soci (incluse tutte le tipologie di soci: lavoratori, produttori, consumatori) e più di 28mila lavoratori.
Federcoop Romagna è il polo nazionale specializzato in servizi alle cooperative che fa capo a Legacoop Romagna. Al suo interno operano un centinaio di professionisti nei campi contabile, fiscale, legale, del lavoro, ambientale e della consulenza avanzata.











