In via Mancini n° 55 aprirà una profumeria. E’ stata la prima libreria di Cattolica, avviata nel 1992 da Vitaliana Vanzolini, l’anno successivo venne rilevata da Giuseppe Berti (42 anni, cattolichino, sposato con un figlio), che dopo 10 anni di attività ha deciso di gettare la spugna.
E’ un Berti molto amareggiato quello che intervistiamo. “Le vendite di libri diminuiscono in continuazione, quest’anno ho incassato il 20% in meno rispetto il 2001, che già era stato l’anno più magro da dieci anni a questa parte”. Il suo sfogo è suffragato dal rapporto anuale stilato dall’Associazione italiana editori: il 55% degli italiani non legge neanche un libro all’anno, i lettori di almeno un libro scendono dal 41,9% al 38%. Calano anche le copie stampate: -2,1% nel 2001.
Ma oltre la disaffezione cronica degli italiani alla lettura, quali sono le altre cause. “Per una piccola città come Cattolica le librerie sono troppe – dice Berti -, non c’è lavoro per tutte, anche perchè i cattolichini sono molto refrattari alla lettura. Inoltre la distribuzione di libri nei supermercati e le vendite di milioni di copie nelle edicole allegate ai giornali, hanno tagliato le gambe alle librerie”.
Ora che si sta apprestando a chiudere, definitivamente, i libri negli scatoloni per ritornarli alle case editrici, rabbia e sconforto sono visibili sul volto di Giuseppe Berti. “Sono molto amareggiato, per non dire di peggio, era il mio lavoro, lo facevo con grande passione.
Mi dispiace anche per mio figlio Mario, che è cresciuto in libreria e si era appassionato anche lui ai libri. Ma ho dovuto rinunciare perchè mi ero ridotto a fare i debiti per potere tenere aperto. Ora andrò a fare il ristoratore a Gabicce Mare”.