– Il cuore e la mente. La forza del passato e le comodità della modernità. La tradizione ed il futuro. Tutto questo è il recupero architettonico-urbanistico di uno degli angoli più suggestivi d’Italia. Per la Banca di Credito Cooperativo di Gradara rappresenta uno tra gli investimenti economici, culturali e sociali più importanti in oltre 90 anni di storia: 3 milioni di euro (tra acquisto e lavori).
Si tratta del restauro delle case Antonioli. Si trovano all’ingresso del borgo, proprio sotto la Torre dell’Orologio. Sono i due edifici ad angolo: quello di sinistra di 200 metri quadrati (dove da qualche mese opera un servizio Bancomat), quello di destra di 1.000. I lavori sono appena partiti ed una volta terminati presenteranno due perle: preziosissime.
Sarà un centro multifunzioni capace di aggregare con intelligenza e comodità le energie di Gradara. Con ordine. Negli spazi troverà posto la direzione generale e il consiglio d’amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Gradara. In pratica si tratta di un ritorno alle origini; nei primi anni di vita la sede era proprio il borgo.
Un centro diurno per gli anziani dell’associazione Circolo d’Argento (circa 200 soci), che avranno a disposizione anche un giardinetto nel cortile interno.
Una sala dove i giovani potranno ritrovarsi e fare musica.
Una sala riunioni per cittadini ed associazioni.
Il centro sarà completato da un bar interno, una cucina, adatta alle esigenze di una comunità che ha fatto dei sapori della tavola un elemento conviviale ed economico fondamentale.
Infine, una palestra per i dipendenti dell’istituto di credito.
“La banca – riflette Fausto Caldari, il presidente – si è impegnata per due risultati: recuperare da un punto di vista urbanistico una parte del borgo e mettere a disposizione dei cittadini spazi attrezzati dove ritrovarsi con il semplice scopo di stare insieme”.