– “Nel merito della revoca delle deleghe a suo tempo attribuitemi dissento fermamente sul metodo e sulle motivazioni. Ritengo meschino sotto il profilo personale il modo come ci si è arrivati e discutibile sotto il profilo politico la motivazione, ammesso che si capisca qual è. Lo avevo detto più volte che non avevo nessuna intenzione di dare le dimissioni da qualcuno caldamente sollecitate. Non sono ricattabile da nessuno e oggi lo ribadisco. Sapevo da tempo quale sarebbe stato l’epilogo, ma ho continuato a svolgere il mio lavoro come sempre in attesa che il Sindaco prendesse le sue decisioni (perché minacciarle così tante volte?) e con la speranza che la sonnacchiosa politica marignanese avesse un moto di orgoglio e si decidesse ad affrontare i temi politici connessi a questa vicenda. Mi pare abbia prevalso il sonno o i piccoli interessi di bottega. In tutta sincerità non ho nessuna difficoltà a stare fuori dalla giunta-regime Bianchi, visto che da tempo mi è stato impedito di svolgere il mio lavoro. Il piano triennale per l’edilizia residenziale pubblica che ho promosso e collaborato a redigere è pronto da mesi sul tavolo del Sindaco, ma mi è stato vietato di farne la presentazione, si aspetta meschinamente di farlo in mia assenza. Quale basso profilo!!
Continuerò certamente, con l’impegno che ho sempre profuso nella mia attività politica, a sedere in consiglio comunale senza rancori personali ma senza perdonare niente a nessuno…”.