– Cesare Bologna non ha paura di parlare. Racconta che nell’ultimo giorno utile prima del voto è riuscito a fare 50 tessere e che il giorno delle elezioni al bar “Riffa” di Cattolica c’era un pullman pronto ad arrivare per il voto in caso di necessità.
Tessere che vanno e vengono, divisioni, litigi, abbandoni. Una battaglia. Tutto questo è stato il Circolo tennis di Cattolica nei mesi estivi, con conta finale il 21 luglio. Alla fine, gli sconfitti lo hanno abbandonato per il Circolo Cerri, quello al mare. Dove hanno coperto in men che non si dica due campi per svolgere l’attività invernale. Ma Cattolica e la Valconca hanno le energie per sostenere due strutture? Non è che una delle due è di troppo ed è costretta ad un inesorabile quanto triste declino. Ma procediamo con ordine per mettere a fuoco questa istantanea, più vicina alle beghe politiche che allo sport.
Ora la querelle è nelle mani del giustizia sportiva, a Roma e non sarà veloce.
Ne parlano i due contendenti, Angelo Furiassi (candidato del gruppo perdente) e Giorgio Pierani (il vincente). Poi, parola a Giuseppe Prioli, assessore allo Sport del Comune di Cattolica.
Entrambi sui cinquant’anni, entrambi ex tennisti (dopo Massimo Tonti, Pierani è stato il giocatore della storia di Cattolica), hanno giocato a calcio insieme nel Superga. Bancario, Furiassi, per una ventina di anni è stato segretario del Circolo tennis ed ha anche ricoperto la presidenza del Coordinamento delle società sportive di Cattolica. Racconta: “Ero fuori dal giro del tennis da un paio di anni, causa gli acciacchi avevo anche smesso di giocare.
Vengo a conoscenza della situazione: l’emarginazione del maestro Massimo Tonti, l’aver tolto in modo pretestuoso il voto alle donne, la mancata elezione del direttivo entro il 30 aprile. Così 58 soci (su un totale di 121 con diritto di voto) firmano una lettera nella quale chiedevano un’assemblea straordinaria per eleggere il nuovo direttivo. L’uscente, presieduto da Cesare Bologna, è costretto a stabilire le elezioni. Data: il 21 luglio.
I soci dissidenti verso la presidenza sono tantissimi, un’ottantina sui circa 120. Per il 21 luglio, invito il presidente provinciale del Coni, Donato Mantovani e il suo vice, Maurizio Tassinari, affinché la loro presenza garantisse la regolarità del voto”.
“Voglio rimarcare – continua Furiassi – che il Circolo di Cattolica nel suo massimo splendore contava circa 170 soci. In pochi giorni, quelli precedenti l’assemblea elettiva, diventano circa 320. Visto questo, ce ne siamo andati senza votare. Tra l’altro, non c’era il presidente dell’assemblea, non c’è stato dibattito; si è soltanto votato. Il Coni provinciale ha inviato una lettera al Coni nazionale e alla Fit (Federazione italiana tennis), testimoniando quanto accaduto. Alla Procura federale c’è una denuncia nella quale si rimarca che lo statuto è stato disatteso.
Si contesta la mancata elezione entro il 30 aprile, il mancato voto alle donne”. “E’ roba triste – commenta Furiassi – . Questa guerra non serve a nessuno; purtroppo non è stato possibile nessun accomodamento. Ora Cattolica ha sei campi coperti: due noi e quattro loro”.
I dissidenti sono stati seguiti al Circolo Cerri anche dal 90 per cento della scuola tennis diretta da Massimo Tonti.
La replica è del vincitore, Giorgio Pierani, imprenditore, candidato a sindaco con una lista civica. Eletto presidente con 150 suffragi.
Tutte regolari quelle montagne di tessere? “Lo statuto nazionale e il nostro – risponde Pierani – lo permettono. Se qualcuno vuol diventare socio, mica gli si può dire di no. Voglio rimarcare che il Circolo non si è spaccato in due per appartenenza politica: loro di centrosinistra, noi di centrodestra. In pratica è avvenuto che qualcuno che prima gestiva il Circolo è stato ridimensionato. Cosa che ha portato ad una frattura, fino ai fatti di oggi. Qui, come qualcuno afferma, non c’è mai stata la volontà di allontanare i soci. I campi sono aperti a chiunque. Noi vogliamo ragionare sul futuro, sui progetti; tipo il progetto che coinvolge la campionessa Sandra Cecchini. La sua esperienza è positiva per i ragazzi che fanno agonismo”.
“A mio parere – afferma Pierani – la frattura non c’è mai stata. Il Cerri è un centro estivo, il nostro invernale. E nulla è cambiato. Qui c’erano gli agonisti, là quelli di ‘Tajadel e fasol’. La disputa è più a livello mediatico che reale e su livelli molto personali. C’erano genitori che accompagnavano i figli a Cervia per farli allenare dalla Cecchini, ora che è a Cattolica non vengono. La polemica tanto accesa è davvero anomala”.
Il direttivo del Circolo tennis Cattolica è completato da: Cesare Bologna (vice presidente), Leo Galli (segretario), Davide Giovanetti, Diego Coli (responsabile impianti), Franco Ubalducci (rapporti con la Fit), Andrea Mancini, Andrea Vecchi, Riccardo Guerra e Bruno Borgia.