– Il castello di Montegridolfo, il Venerdì Santo, 6 aprile, alle 21, aspetta i fedeli per la Via Crucis.
Le vie, illuminate dalle torce per rendere l’atmosfera raccolta, saranno percorse da un centinaio di figuranti, che sfilando per le vie del borgo, mettendo in scena la Passione del Cristo sofferente che porta la Croce sino al Calvario.
La processione, guidata dalla voce del parroco, prende il via dalla Chiesa di San Rocco, appena fuori dalla cinta muraria dell’abitato, per terminare nelle vie del centro.
La celebrazione degli abitanti di Montegridolfo si rifà ad una tradizione del XVI secolo.
La ricorrenza è anche l’occasione per visitare la chiesa di San Rocco. Situata davanti alla porta del borgo, risale al XIV secolo e conserva opere d’arte di grande valore artistico, oltre che di culto. “Conserva tre testimonianze artistiche eseguiti in secoli diversi sulla stessa porzione di muro, creando così tre raffigurazioni sovrapposte. Le opere di restauro e distacco hanno però separato le pitture e restituito così preziosi documenti pittorici di stili ovviamente differenti, applicati alla raffigurazione dello stesso culto mariano. La più preziosa è l’ultima. Risale al 1623, dipinta da Guido Cagnacci, uno tra i massimi pittori della storia, reca la Madonna col Bambino e santi. La prima, la Madonna col Bambino in trono con i santi Rocco e Sebastiano risale al 1497 ed è di anonimo marchigiano. La seconda invece è datata tra il 1520 e il 1525 è sempre una Madonna con Bambino e i santi Rocco e Sebastiano. Autore: Girolamo Marchesi.
In origine, la chiesa di San Rocco si chiamava di Santa Maria, o dell’Ospedale per via del lazzaretto che le sorgeva accanto. La chiesa, dall’87, racchiude 14 formelle della Via Crucis del gabiccese Guerrino Bardeggia.