Il sindaco Antonio Magnani commenta: “Penso che per i misanesi sia un bel regalo di Natale. Quanto abbiamo acquisito sarà una struttura pubblica al servizio di tutti gli abitanti della Santamonica; mentre il parco di 13.000 metri quadrati rappresenta un polmone verde dal valore inestimabile”.
La disputa tra gli abitanti della Santamonica e la discoteca risale a decenni. Si formò un agguerrito comitato cittadino, ma la questione è andata avanti fino al luglio del 2007. Nella cornice di un rapporto tra pubblico e privato, si è trovata questa soluzione. I proprietari hanno ceduto la discoteca al Comune in cambio della costruzione di 5.000 metri quadrati di edifici. Il terreno sul quale saranno tirate su le case si trova sempre alla Santamonica ma in via Ca’ Raffaelli. In un primo tempo, l’edificio che ospitava la discoteca doveva essere demolito e il suolo sarebbe diventato parcheggio. Invece, successivamente, l’amministrazione comunale ha deciso di trasformare il manufatto in spazio al servizio della comunità. Per la sua ristrutturazione, la vecchia proprietà metterà sul piatto 200.000 euro. Inoltre, la proprietà della discoteca indennizzerà i gestori del locale con 100.000 euro, più altri 10.000 dal Comune.
Il locale in questione ha una storia nobile. Venne progettato dal povero Cesarino Berardi ed adibito a club con tanto di ristorante, piscina e campi da tennis. Poi il cambio da destinazione in disco. Il braccio di ferro con gli abitanti. Poi, la parola fine.