LA POLITICA
– La superficie della politica marignanese sembra tra le più quiete della provincia. In realtà sotto è un flusso vorticoso che mette a rischio la rielezione di Domenico Bianchi; di certo non sarà proprio una passeggiata. La sua coalizione deve fare campagna elettorale vera. Andiamo con ordine.
Centrosinistra
Il sindaco Bianchi, al primo mandato, è stato riproposto senza passare per le tagliole delle primarie, che, come avvenuto a Cattolica, Misano e Riccione, ha mandato in frantumi l’apparente monoliticità del Pd. Forse le colpe più che in loco, andrebbero ricercate a Rimini. Andrea Gnassi, il segretario provinciale del Pd, non è stato in grado di gestire le candidature. A dire il vero non proprio un compito facile.
La carta Bianchi non significa sicura rielezione. Infatti, nel suo bacino naturale di voti ha ben tre liste. Quelli di Mente Locale, un gruppo di giovani nati all’interno delle parrocchie per stimolare la politica marignanese. Hanno raccolto le firme per la presentazione della lista in un pomeriggio. Contestano: “l’urbanizzazione massiccia, la carenza di una vera e propria politica di comunità e in generale la mancanza di una visione di San Giovanni nel medio e lungo termine”. Il loro alfiere è Luca Vannoni. Il paradosso è che voteranno Vitali alle provinciali.
La seconda, e pesa, è la volontà di Rifondazione comunista di correre da sola. Massimo Casadei il portacolori che sfiderà Bianchi. Fanno sapere: “Ci hanno preso in giro. Il primo incontro lo abbiamo avuto in marzo. Poi sono spariti e si sono fatti vivi alla fine di aprile e ci hanno proposto il niente. E come niente preferiamo andare da soli”.
Poi c’è la lista di Sinistra critica. Sulla carta è di testimonianza ed è poco organizzata. Infatti, il candidato a sindaco è Ketty Ronchi, una misanese che da un decennio lavora a San Giovanni in Marignano. Ha alle spalle una militanza politica in Rifondazione comunista che risale al ’92. Ha fatto parte della segreteria provinciale e del forum donne. Dal 2004 è consigliere comunale a Misano. Dalla fondazione è entrata in Sinistra critica.
Invece, il centrodestra si presenta compatto ed ha in Luciano Bordoni (area An), consigliere comunale come contendente. Guerrino Aratari, quota socialista, in un primo tempo in pole position come candidato a sindaco, sarà il capolista. Un compromesso, altrimenti una parte del Pdl sarebbe scesa in campo con una lista civica, che avrebbe significato sconfitta sicura per il centrodestra.