COMUNITA’
di Matteo Bonetti
Grande sportivo, con un fisico asciutto che non dimostra certo gli effettivi sessantasette anni, Franco, originario di Morciano, è il titolare assieme alla moglie Jolanda della “mitica” zona 44 di Riccione.
Dopo una vita dedicata al salvataggio, da qualche anno Acquarelli ha lasciato ai più giovani l’importante impegno di vegliare sulla vita dei villeggianti intenti nei bagni di mare, destinando le proprie energie alla gestione del bagno intitolato alla moglie.
Il suo curriculum di “salvatore di vite sottratte alle acque del mare” non è però certo di poco conto.
Per oltre trent’anni sono stati numerosissime le vite portate in salvo ogni anno da Franco, il bagnino che per tenersi in forma ancora oggi nel corso della bella stagione effettua ogni giorno una nuotata sino al limite dell’area balneabile segnato dalla boa.
La sua impresa epica è stata però registrata oltre trent’anni fa. Correva l’anno 1976 quando Franco, allora uno dei responsabili del salvataggio in mare dell’arenile di Cattolica, venne chiamato dalle autorità di pubblica sicurezza per portare a termine una missione impossibile.
Nell’estate di quell’anno, cadde dal cielo una quantità eccezionale di pioggia sul territorio della Regina e della Valconca. I fiumi della zona, gonfi di pioggia, finirono per straripare violentemente.
Tra essi, il torrentello Tavollo, allora non protetto dagli attuali argini in muratura; si ingrossò a tal punto che finì per esondare travolgendo le vecchie case costruite vicino all’argine.
All’interno delle case travolte dalla piena del Tavollo un’anziana signora non riuscì a mettersi in salvo e rimase bloccata nella propria abitazione.
Acquarelli fu contattato e si precipitò proprio tra le acque del fiume in piena con lo stesso pattino utilizzato centinaia di volte per il salvataggio in mare.
L’anziana donna fu messa in salvo e Franco, pago per aver fatto unicamente il proprio dovere, fu ringraziato con una missiva sia dalla donna che dalle autorità.