– Il 15 maggio scorso è scomparso Adler Marchetti, aveva 72 anni. Ha lavorato per tanti anni presso la Banca Popolare Valconca, prima a Cattolica, poi nella sede centrale di Morciano. Molte le sue passioni, come lo sport amatoriale che lo ha visto dirigente nel Superga ’63.
Poi l’impegno civile. Memorabili le sue battaglie per la difesa dell’ospedale di Cattolica, soprattutto negli anni ’90 quando la sua chiusura sembrava cosa certa. Fu protagonista di numerose assemblee pubbliche molto affollate.
Sempre in prima fila per la difesa della sua Cattolica da minacce cementificatorie, per la riduzione dei servizi e del decoro. Ha collaborato per alcuni anni con la Piazza.
Il progressivo degrado della città lo aveva incupito. Da qualche tempo pareva ormai rassegnato da una classe politica sempre più mediocre e ideologica, che nonostante gli scossoni delle opposizioni, riusciva però sempre a riconfermarsi vedendo svanire ogni possibile cambiamento radicale.
Forse molti non conoscono la grande passione di Adler per la poesia, in particolar modo per quella dialettale (sopra ne pubblichiamo una che ha partecipato nel 2003 alla rassegna di poesia dialettale ‘Elvino Galluzzi’).
Ne scriveva con vera capacità, partecipando e ottenendo premi in diverse rassegne. Ad esempio al concorso di poesia dialettale di San Clemente dedicato a Giustiniano Villa.
Che la terra gli sia lieve.