Nell’ultimo viaggio, dal 17 al 24 maggio, ha fatto tappa in Macedonia. Nella capitale, Skopje, ha portato circa 5.000 euro alle suore di madre Teresa. Cercano di dare un futuro a una ventina di bambini e danno da mangiare tre volte la settimana i poveri.
La tappa macedone ha anche un significato simbolico. Qui, il 26 agosto del 1908, da una famiglia di origine albanese, nacque madre Teresa di Calcutta, la suorina capace di scalare le montagne della vita con la forza del sorriso e la tenacia dell’intelligenza.
Come gli accade dal dicembre del ’96, primo viaggio umanitario, amici, persone vicine e lontane, hanno aiutato Giovanni. Dice: “Ringrazio tutti, ma un grazie particolare a Giuseppe Merlo, Banca Popolare dell’Emilia Romagna di viale Ceccarini a Riccione, Ruggero Cantelli, la famiglia Mammolitti di Nuoro, la famiglia Della Chiesa di Igea Marina”.
Chiusa la pagina Macedonia, Giovanni sta già pensando alla prossima mèta. Questa volta una città del Sud America appollaiata sugli altipiani.