Dopo la manifestazione dello scorso 31 maggio per gli asili nido “Brucoverde” e “Cerchio Magico” (Asp Valloni) e i dibattiti in consiglio comunale contro la privatizzazione, la polemica sui servizi educativi non si è conclusa e i consiglieri comunali Stefano Brunori, Savio Galvani e Fabio Pazzaglia, hanno messo in atto una raccolta firme con un bamchetto in piazza Cavour, aiutati da mamme papà e nonni per sensibilizzare la cittadinanza a questa problematica. “In pochi giorni – dicono i consiglieri – abbiamo già superato abbondantemente la quota delle mille firme e non abbiamo intenzione di fermarci qui. Sono tante le persone che in queste ore si stanno adoperando per la raccolta firme, che continuerà anche nei prossimi giorni in vista dell’approvazione del Bilancio Comunale”.
Il problema dei servizi educativi e dei finanziamenti comunali e privati è una questione che ha visto coinvolta anche la vicina Bologna, che per l’occasione, qualche giorno fa, ha indetto un referendum. Il risultato vincente del “no” ha prodotto uno stop alle politiche di privatizzazione e di dismissione dei servizi pubblici per trasferirli alle Asp. A tal proposito i consiglieri riminesi si sono espressi dicendo che “ci sono alcuni aspetti di tale accordo che vogliamo rivendicare anche qui a Rimini. In particolare tre: divieto per ASP di esternalizzare i servizi educativi; presenza di una rappresentante delle maestre e dei genitori nel CdA di ASP; richiesta che il Comune di Bologna avanzerà ai rappresentanti del Governo per stabilizzare le maestre precarie. Anche il Comune di Rimini si potrebbe accodare, considerato che a Bologna stiamo parlando di 100 maestre mentre a Rimini solo di 15”.
Per completezza d’informazione, ecco il testo della petizione riminese: “il sistema educativo integrato pubbblico-privato funziona se va ad incrementare l’offerta complessiva per rispondere alla domanda reale di posti nido. Non deve essere utilizzato per effettuare un travaso dei nidi comunali dalla gestione pubblica a quella privata. Per questo motivo chiediamo al Signor Sindaco di investire le risorse necessarie per la gestione diretta di tutti gli asili di proprietà del Comune.”
C’è poi un altro tema che il consigliere Pazzaglia (Sel-Fc) ha voluto sottolineare. E riguarda le rette. Portando ad esempio il nuovo asilo dell’Azienda Usl, dentro l’ospedale Infermi. “Un asilo – scrive Pazzaglia – gestito dall’Asp Valloni che a sua volta l’ha subappaltato ad un privato, una cooperativa. Ebbene questo asilo risulta avere ancora diversi i posti liberi. Qualcuno si è chiesto perchè? Risulta che le rette siano piu’ alte della media di quelle degli asili comunali. E’ vero oppure no? Considerato che la Giunta comunale intende spogliarsi della gestione diretta dei propri asili e tenuto conto che intende portare avanti il modello inaugurato dalla AUSL, modello che prevede la seguente triangolazione: Ente pubblico, Asp e Cooperativa, appare evidente che le preoccupazioni dei genitori non siano di certo infondate. Quando l’Amministrazione afferma che il dato importante per i cittadini è la qualità del servizio dividendo tale aspetto dall’inquadramento contrattuale delle educatrici compie un errore perchè la qualità del servizio è data anche dal rispetto dei diritti delle responsabili del progetto pedagogico (educatrici). La Giunta anziché prendersela con i genitori dei bimbi del Bruco verde e del Cerchio magico dovrebbe cominciare ad aprire un confronto nella città, democratico e partecipato con chi ritiene che le risorse pubbliche utilizzate per mantenere la gestione diretta degli asili comunali siano soldi spesi bene.” (br-dc)