La Camera di commercio, che ne tiene i conti, ha tirato le somme delle imprese iscritte al 30 giugno 2015: 34.498 contro le 35.080 dello stesso semestre del 2014. Il decremento è di 582 unità (-1,7%). I comparti che hanno risentito maggiormente del calo sono il settore secondario, ovvero settore manifatturiero e costruzioni (-286), il commercio al dettaglio e all’ingrosso (-120), il macro settore dei servizi (-114) e il settore agricoltura (-73). Rimini è la peggiore rispetto alle altre province emiliano-romagnole che, tuttavia, registrano decrementi ma quello del territorio riminese (-1,7%) è il più alto, sia rispetto alle altre province che alla variazione media regionale (-0,9%). La diminuzione media nazionale è ancor più contenuta e pari a -0,3%. Inoltre nei primi sei mesi dell’anno in corso il saldo delle imprese iscritte e cessate a Rimini (considerando tutti i tipi di cessazioni) è di -127 (1.644 iscritte e 1.771 cessate). Analizzando la distribuzione dei movimenti per forma giuridica delle imprese (saldo natimortalità) risultano in crescita le società di capitale (+181), in forte diminuzione le società di persone (-304), mentre sono sostanzialmente costanti sia le imprese individuali (-5) che le altre forme rappresentate da cooperative-associazioni-consorzi (+1). Saldo negativo anche in Emilia-Romagna (-812), mentre a livello Italia si riscontra un +3.185.