Parlare di astensionismo, in questo caso, sarebbe persino riduttivo. I numeri: su 400 mila aventi diritto al voto per il rinnovo degli organi amministrativi del Consorzio di Bonifica della Romagna per il quinquennio 2016-2020 (le operazioni si sono svolte tra il 16 e il 19 dicembre 2015) hanno votato in 856 con una percentuale dello 0,21 %. A sollevare la questione è Carla Franchini del M5S di Rimini che ora chiama in causa niente meno che il presidente della Regione Stefano Bonaccini.
Roberto Brolli – già Presidente del Consorzio e di nuovo in sella per i prossimi 5 anni come dicono i risultati – ha aspettato la vigilia di carnevale per pubblicare i risultati delle elezioni natalizie del Consorzio di bonifica (svoltesi tra il 16 e il 19 dicembre 2015). Non poteva scegliere periodo migliore. I risultati – scrive la Franchini – attestano una percentuale davvero carnevalesca. Nei prossimi 30 giorni sarà possibile presentare ricorso al Presidente della Giunta Regionale. E per questo mi appello a tutti i Sindaci di tutti i comuni ricompresi nel bacino del Consorzio di Bonifica della Romagna (Comuni delle Province di Rimini, Forli, Cesena e Ravenna) ai quali rivolgo un preciso appello: unirsi alla richiesta che presenterò personalmente al Presidente della Regione Stefano Bonaccini chiedendo l’annullamento delle operazione elettorali del Consorzio di Bonifica della Romagna per assoluta mancanza di trasparenza e pubblicità delle operazioni elettorali. Al contempo mi rivolgo al Sindaco di Rimini Andrea Gnassi affinché – in qualità di Presidente della Provincia di Rimini – si astenga dal procedere alla nomina di sua competenza all’interno del Consorzio di Bonifica. Vedremo come andrà a finire. Una cosa è certa. Il bollettino del Consorzio di Bonifica arriverà ed è da pagare.