Sulla scia dei recenti dati diffusi dall’AUSL della Romagna secondo i quali a Rimini la percentuale di genitori che scelgono di non far vaccinare i propri figli è la più alta della Regione, il Popolo della Famiglia – gruppo di Rimini – esprime tutta la propria preoccupazione richiamando il sindaco Andrea Gnassi ad intervenire nella sua qualità di Autorità Sanitaria.
Rimini – scrive Daniele Ridolfi a nome del PdFRimini – spicca per l’alta percentuale di mancate vaccinazioni obbligatorie (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B): nel corso del 2015, ben 11 neonati su 100 non sono stati vaccinati nel corso del loro primo anno di vita, contro una media regionale nettamente più bassa (5,3%). La situazione non è rosea nemmeno per le vaccinazioni raccomandate (ad esempio: morbillo, parotite e rosolia): in questo caso, la percentuale di neonati non vaccinati nel corso del loro primo anno di vita ha raggiunto la quota del 22,5%.” E aggiungono: “Tutto ciò comporta, innanzitutto, un rischio, grave quanto evitabile, per la salute e per la vita della popolazione e, in secondo luogo, un conseguente aggravio della spesa sanitaria (prevenire una malattia costa sempre meno che curarla). Spesso, poi, tutto ciò cade nel grottesco quando si ascoltando le motivazioni che, spesso, sottostanno alla scelta di non far vaccinare i propri figli: timori, propagatisi tramite i mass media (internet soprattutto) ma ancora tutti da dimostrare, che vi sia un nesso tra i vaccini e l’insorgenza di autismo”.