Marzio Pecci, Lega
L’intervento
Marzio Pecci, Lega
Rimini non è solo centro storico, ma tutta la città e l’annunciata chiusura di un negozio del lusso come Baldinini colpisce non solo Rimini, ma tutto il territorio della provincia.
Baldinini è l’immagine dell’economia locale, dell’imprenditore di successo, di un prodotto calzaturiero del nostro territorio che conquista il mercato russo ed il mercato mondiale.
Quando un imprenditore di successo sceglie di andarsene dalla propria città, dove è cresciuto, è la bocciatura e la sconfitta dell’amministrazione di quel territorio.
Per questo la politica non può far finta di niente e si deve interrogare, senza ritardo, per capire se sta adottando tutte le misure per tutelare le aziende locali e per rilanciare lo sviluppo dell’economia cittadina.
Il Partito Democratico, nella provincia di Rimini, controlla tutte le istituzioni, le associazioni ed il comune per cui non può andare esente dalle responsabilità quando le aziende chiudono e gli imprenditori se ne vanno.
Noi crediamo che la politica che ha governato questa città sia responsabile della crisi economica del territorio: da quella dell’edilizia a quella dei diversi settori dell’economia, passando per il fallimento della Carim e dell’aeroporto di Rimini.
Per questo noi della Lega crediamo che la città di Rimini e tutta la provincia abbiano bisogno di nuove energie, nuove idee e risorse finanziarie.
Energie, idee, uomini sono già entrati nel patrimonio umano della Lega, come dimostrano le amministrazioni delle regioni Lombardia e Veneto, con i Consiglieri comunali e provinciali e regionali dell’Emilia Romagna, oltre agli uomini di governo, mentre le risorse economiche possono arrivare dai progetti europei esistenti ovvero in quelli da presentare ed approvare insieme ai progetti di sviluppo del Governo.
Un altro progetto importante, che abbiamo da subito condiviso e che può essere utile per la città di Rimini, è l’avvio, nel breve termine, della Fondazione proposta da Confindustria, quale ente studio, cioè un organismo composto da imprenditori locali, professionisti, manager, ceti produttivi, scuola, università, infrastrutture ed associazioni che abbia come obiettivo la crescita e lo sviluppo del territorio.
Il progetto deve, però, partire subito perché il mercato non aspetta ed ha bisogno di linfa nuova: la Fondazione potrebbe esserlo, soprattutto, se saprà far dialogare l’economia, l’etica, l’Università ed il mondo del diritto.
Bisogna, dunque, pensare ad un nuovo mondo in cui l’Università, Confindustria, le Associazioni di categoria, i professionisti e le Camere di Commercio siano i protagonisti del futuro dove ciascuno porti un granello che elevi l’edificio della scienza da ciascuno coltivata.
Occorre ritornare ad una politica in cui essa sia di esempio prima di pretendere alcunché dagli altri.
Questa è la rivoluzione per il nostro territorio a cui noi della Lega aspiriamo con le battaglie in Consiglio comunale ed in Consiglio Provinciale.
Baldinini è l’immagine dell’economia locale, dell’imprenditore di successo, di un prodotto calzaturiero del nostro territorio che conquista il mercato russo ed il mercato mondiale.
Quando un imprenditore di successo sceglie di andarsene dalla propria città, dove è cresciuto, è la bocciatura e la sconfitta dell’amministrazione di quel territorio.
Per questo la politica non può far finta di niente e si deve interrogare, senza ritardo, per capire se sta adottando tutte le misure per tutelare le aziende locali e per rilanciare lo sviluppo dell’economia cittadina.
Il Partito Democratico, nella provincia di Rimini, controlla tutte le istituzioni, le associazioni ed il comune per cui non può andare esente dalle responsabilità quando le aziende chiudono e gli imprenditori se ne vanno.
Noi crediamo che la politica che ha governato questa città sia responsabile della crisi economica del territorio: da quella dell’edilizia a quella dei diversi settori dell’economia, passando per il fallimento della Carim e dell’aeroporto di Rimini.
Per questo noi della Lega crediamo che la città di Rimini e tutta la provincia abbiano bisogno di nuove energie, nuove idee e risorse finanziarie.
Energie, idee, uomini sono già entrati nel patrimonio umano della Lega, come dimostrano le amministrazioni delle regioni Lombardia e Veneto, con i Consiglieri comunali e provinciali e regionali dell’Emilia Romagna, oltre agli uomini di governo, mentre le risorse economiche possono arrivare dai progetti europei esistenti ovvero in quelli da presentare ed approvare insieme ai progetti di sviluppo del Governo.
Un altro progetto importante, che abbiamo da subito condiviso e che può essere utile per la città di Rimini, è l’avvio, nel breve termine, della Fondazione proposta da Confindustria, quale ente studio, cioè un organismo composto da imprenditori locali, professionisti, manager, ceti produttivi, scuola, università, infrastrutture ed associazioni che abbia come obiettivo la crescita e lo sviluppo del territorio.
Il progetto deve, però, partire subito perché il mercato non aspetta ed ha bisogno di linfa nuova: la Fondazione potrebbe esserlo, soprattutto, se saprà far dialogare l’economia, l’etica, l’Università ed il mondo del diritto.
Bisogna, dunque, pensare ad un nuovo mondo in cui l’Università, Confindustria, le Associazioni di categoria, i professionisti e le Camere di Commercio siano i protagonisti del futuro dove ciascuno porti un granello che elevi l’edificio della scienza da ciascuno coltivata.
Occorre ritornare ad una politica in cui essa sia di esempio prima di pretendere alcunché dagli altri.
Questa è la rivoluzione per il nostro territorio a cui noi della Lega aspiriamo con le battaglie in Consiglio comunale ed in Consiglio Provinciale.