Cattolica, piazza Primo Maggio
L’intervento
di Franco Tura*
Mentre eravamo tutti in attesa di conoscere le decisioni del governo in
merito alla possibilità di spostarci da regione a regione, nei giorni
25-26-27 maggio è stata demolita davanti all’hotel Kursaal l’ opera
dell’architetto Melchiorre Bega significativa dell’architettura balneare
degli anni ’40.
merito alla possibilità di spostarci da regione a regione, nei giorni
25-26-27 maggio è stata demolita davanti all’hotel Kursaal l’ opera
dell’architetto Melchiorre Bega significativa dell’architettura balneare
degli anni ’40.
E’ avvenuto tutto in gran fretta( tant’è vero che pensavamo ad una
riparazione della piastrellatura) nel silenzio generale della città ,e
dobbiamo alla sensibilità dell’architetto Maurizio Castelvetro che sui
social ha postato l’avvenimento, se si è creato un dibattito.
riparazione della piastrellatura) nel silenzio generale della città ,e
dobbiamo alla sensibilità dell’architetto Maurizio Castelvetro che sui
social ha postato l’avvenimento, se si è creato un dibattito.
Non è mia intenzione entrare nel merito del perché sia stato deciso
questo intervento, se non ricordo male quando fu autorizzata dopo
tante discussioni la ristrutturazione dell’hotel Kursaal, furono poste
una serie di vincoli, tra i quali il mantenimento dell’opera in
questione, come pure l’obbligo di lasciare la piazza a uso pubblico e il
libero accesso al mare, ma vorrei riflettere sul fatto che anche in
altre circostanze la città si è vista privare di strutture che facevano
parte della sua storia, oltre alla demolizione delle opere in via Bovio
di Ugo la Pietra, vorrei ricordare la demolizione del teatro Zacconi, lo
spostamento del monumento dei caduti che era collocato nei giardini di
fronte al municipio, senza che si fosse verificata una reazione forte da
parte dei cittadini; mentre in altre occasioni, ricordo il tentativo di
trasformare in una operazione commerciale la mostra della marineria lungo
la nuova darsena di Cattolica, oppure il tentativo di realizzare un
manufatto ad uso commerciale dove attualmente sul porto vi è la “Piazza
del Tramonto”, vi fu una reazione di parte della cittadinanza che
impedirono lo snaturamento di alcune scelte.
Purtroppo anche in questa circostanza la città viene privata di un’opera
che se pur discutibile la caratterizzava
questo intervento, se non ricordo male quando fu autorizzata dopo
tante discussioni la ristrutturazione dell’hotel Kursaal, furono poste
una serie di vincoli, tra i quali il mantenimento dell’opera in
questione, come pure l’obbligo di lasciare la piazza a uso pubblico e il
libero accesso al mare, ma vorrei riflettere sul fatto che anche in
altre circostanze la città si è vista privare di strutture che facevano
parte della sua storia, oltre alla demolizione delle opere in via Bovio
di Ugo la Pietra, vorrei ricordare la demolizione del teatro Zacconi, lo
spostamento del monumento dei caduti che era collocato nei giardini di
fronte al municipio, senza che si fosse verificata una reazione forte da
parte dei cittadini; mentre in altre occasioni, ricordo il tentativo di
trasformare in una operazione commerciale la mostra della marineria lungo
la nuova darsena di Cattolica, oppure il tentativo di realizzare un
manufatto ad uso commerciale dove attualmente sul porto vi è la “Piazza
del Tramonto”, vi fu una reazione di parte della cittadinanza che
impedirono lo snaturamento di alcune scelte.
Purtroppo anche in questa circostanza la città viene privata di un’opera
che se pur discutibile la caratterizzava
*Già vice-sindaco di Cattolica