Conferenze, pienone con Mancuso. Ora Dionigi, Galimberti e Cacciari
Aperto ieri sera il festival filosofico dedicato al PANTA REI – meditazioni sul tempo. Indrodotto da Gustavo Cecchini curatore del festival, con un omaggio a Franco Battiato che ha composto un brano assieme al filosofo Sgalambro ispirato al Panta Rei, Mancuso ha affascinato il pubblico con le sue meditazioni sul tempo. Che cos’è per l’essere umano il tempo? Qual è il significato che assume nelle nostre vite? Quanto è rilevante nella definizione delle identità e delle esperienze di ciascuno? Il tempo dice Mancuso, sta in rapporto con la finitudine, caratteristica della mortalità, e insieme con l’infinito, ma anche con le emozioni, quali il dolore e la gioia. La vita non sarebbe tale se non fosse cadenzata dal passare delle ore, delle stagioni, delle età e di quel tempo più personale che non può venire misurato con esattezza, ma che contribuisce a definire l’esperienza della vita stessa. Il soggetto non sarebbe insomma tale in assenza di una traiettoria temporale. Il tempo non casualmente rappresenta un tema ricorrente in letteratura e in filosofia, e ha una grande importanza pure nella psicopatologia e nella cura. Nel suo trascorrere condiziona la vita quotidiana, così come colora le esperienze mistiche che lo trascendono. È elemento costitutivo dell’identità e permea la coscienza e l’esistenza di ciascuno. Nel sondare le profondità dell’animo non si possono dunque trascurare il tempo e l’esperienza diversa che ognuno ne fa. Può trattarsi di volta in volta di un tempo sospeso, come nel sogno, o frammentato, come nella memoria lacerata di chi soffre di malattie quali l’Alzheimer; può essere il tempo della noia, per chi si sente paralizzato nel presente, o quello della nostalgia di chi volge lo sguardo al passato, o ancora dell’attesa di chi guarda avanti, al futuro. Conclude Mancuso : “Non è la durata della vita che conta ma l’uso che se ne fa; e così non importa quanto a lungo si viva ma quanto bene si viva: non sono gli anni, e nemmeno i giorni, a farci vivere a lungo ma l’animo.”
Gli altri appuntamenti, dalle 21, nel giardino della biblioteca:
venerdì 25 giugno con Ivano Dionigi,
sabato 26 giugno con Umberto Galimberti,
giovedi 8 luglio con Massimo Cacciari.