Il vescovo Francesco Lambiasi, lettera di saluto alla diocesi di Rimini
Carissimi tutti, Sorelle e Fratelli, Carissimo Fratello neo-Vescovo del santo Popolo di Dio, della dilettissima Chiesa di Rimini, Mons. Nicolò Anselmi,
vi saluto tutti, a cuore aperto e a braccia spalancate. Rallegriamoci e facciamo festa per il dono della tua persona, Fratello amatissimo e caro don Nicolò. È da tempo che ti stavamo aspettando, soprattutto dal 14 ottobre scorso, Festa del nostro Patrono, san Gaudenzo, quando in tutte le nostre chiese abbiamo incominciato a pregare per il nuovo Vescovo, perché il Signore, tramite Papa Francesco ci donasse un Pastore mite e forte, vigile e premuroso nella cura del suo Popolo. E proprio a un mese di distanza dall’inizio di quella “crociata di preghiera”, con lettera datata il 14 ottobre 2022 e comunicata sotto segreto pontificio l’altro ieri, mi giungeva l’attesa e gradita notizia del tuo nome, come mio Successore nella guida di questa bella e cara Diocesi di Rimini. Possiamo davvero dire che l’Altissimo, onnipotente e bon Signore ci ha esaudito. “Ti rendiamo grazie Signore per il sì – da te ispirato al tuo servo Nicolò – alla nuova missione che gli hai affidato. Grazie Padre Santo, per Cristo buon Pastore e nostro dolcissimo Signore. Amen!”.
Sì, come risalta e risulta dal caloroso e colorito profilo pennellato dal sito ufficiale della tua Diocesi di origine, lasciaci dire che ti accogliamo fin d’ora, per grazia del Signore come l’uomo giusto al posto giusto per l’ora giusta di questa Chiesa particolare.
Tra i tanti messaggi che mi stanno piovendo da tante parti, vorrei riportare questo ‘frammento’, che mi è arrivato poco fa da un nostro giovane presbitero: “Il nuovo Vescovo possa trovare da tutti noi (nessuno escluso) uno spazio di preghiera per lui, per il suo ministero, perché insieme a lui possiamo crescere nella nostra relazione con il Signore Gesù, nella comunione, nella condivisione. Un pastore ha bisogno della vicinanza del Popolo santo di Dio, del suo affetto, della sua preghiera. E prima di ciò che farà – o di che cosa dirà – penso abbia bisogno di sentire che noi siamo con lui, quale successore degli apostoli e quale nostra guida”.
Carissimo don Nicolò, ti farò avere i numerosi messaggi augurali che mi stanno arrivando per te, e sono sicuro che tanti te ne arriveranno ancora personalmente.
Ci tengo a dirti che li sottoscrivo tutti, uno ad uno.
Auguri, Fratello mio! A nome dell’intera Diocesi di Rimini, ti dico: “Ti vogliamo bene. Preghiamo per te e ti auguriamo di illuminare il ‘nostro’ popolo con la verità del Vangelo e di edificarlo con la testimonianza della vita.”
Tuo di cuore, con sincera stima, con viva gratitudine, e fraterno, intenso affetto