“La luna e il pozzo: di storia in storia parole e musica”. E’ il titolo dello spettacolo che si tiene il 27 agosto, dalle 21, nel borgo di Cerreto, uno dei luoghi magici dei Malatesta. Serata con contaminazioni culturali, se la parola sono le storie di Cerreto, la musica è del Salento, con i “Taranta Niura”.
Cerreto è un’isola amministrativa di Saludecio nel territorio di Mondaino. Borgo fortificato con attorno la natura intatta, negli anni ’90 le abitazioni costavano meno di un’utilitaria usata.
Le esilaranti, ironiche, non meno che istruttive, storie di Cerreto sono state raccontate in due libri da Vincenzo Sanchini: “La pulenta t’è pèz” e “L’ultma Nèv”. Storie che da secoli vengono raccontate in tutto il Riminese e in diverse aree del Montefeltro e sono valse a Cerreto l’appellativo di “paese degli sciocchi”. La forza dell’autostima. Una storia. Poiché la chiesa dava fastidio, andava spostata di alcuni metri. Gli abitanti chiamati a raccolta, iniziarono a spingere su un lato…
Altra storia. Gli abitanti di Cerreto costruirono un cannone di legno per bombardare la vicina Levola. Accesero la miccia e scoppiò tutto… La riflessione: “Se da noi è successo questo, di là non è rimasto niente….”.
Insegante in pensione, Sanchini da anni abita Rimini, ma non ha mai dimenticato le radici. Oltre ad aver raccolto le storie di Cerreto, ha pubblicato altri volumi. Umile, ironia sottile, è considerato tra i maggiori conoscitori del dialetto romagnolo. In tanti, vanno da lui per le “correzioni”. Dice con un sorriso avvolgente: “Si fidano di tutto quello che faccio; anche degli errori”.
La serata è anche l’occasione per conoscere un borgo malatestiano rimasto come all’epoca dei Malatesta. Nel borgo si può ammirare la chiesa di San Salvatore; facciata sobria non meno che elegante, è del XVII secolo; chiusa al culto nel ’94, dopo un lungo restauro (200mila euro), è stata riaperta nel 2007.