Pierluigi Bersani, a Rimini con Emma Petitti per le elezioni regionali: l’abbraccio dei 300.
“Sempre e per sempre, dalla stessa parte mi troverai”, è con queste parole prese a prestito dalla canzone di Francesco De Gregori che Pierluigi Bersani è stato accolto ieri sera al cinema Fulgor dagli oltre 300 presenti, che hanno gremito in ogni ordine di posto – seduti e in piedi – della platea e della galleria. Altrettanti quelli che hanno aspettato in strada, nel foyer o si sono collegati alla diretta social da casa. L’abbraccio di un popolo che ha dimostrato ancora una volta di riconoscersi nelle parole e nella storia di un leader amato come pochi, che anche ieri ha saputo tracciare, partendo dall’analisi del quadro politico attuale, le linee di una sfida comune e di una riscossa per la sinistra che può, e deve, partire dalle elezioni regionali che si svolgeranno il 17 e il 18 novembre prossimo.
Elezioni che vedranno come capolista per il territorio riminese proprio Emma Petitti, l’attuale presidente dell’Assemblea legislativa, che ha introdotto alcuni dei temi della serata, condotta dalla giornalista Chiara Geloni. Tra i presenti in sala, oltre a tanti amministratori locali, anche l’eurodeputata Annalisa Corrado.
Elezioni :“La sinistra c’è, manca il colpo di reni, diamolo noi in Emilia-Romagna”
Una serata spesso intervallata da lunghi applausi, in cui sono stati tanti gli argomenti toccati da Pierluigi Bersani, a partire da una riflessione “obbligata” sul voto ligure (“abbiamo fatto della strada, da 18 punti di distacco a 1. Ci è mancato il colpo di reni, diamolo in Emilia-Romagna”).
Giovani, “se non li vediamo venire da noi, andiamoli a cercare da loro”. La speranza è il voto dei giovani che ha scelto in maggioranza, dati alla mano, il centro sinistra.
Campo progressista e astensionismo, recuperare chi “ha perso il segnale radar”
Serve una “alleanza per l’alternativa da dichiarare, sottoscrivere e lanciare nel paese”. I 5 stelle non hanno esaurito la loro funzione nel Paese, ma va avanti chi non litiga,” lo dimostra il voto positivo di PD e AVS”.
“tagli senza precedenti alla sanità pubblica, un regalo alle assicurazioni private”
La destra ci prova con il “trucco” del calcolo sul valore assoluto piuttosto che sul PIL (o per usare una delle sue storiche metafore, “se a un bambino quando porta il 24 gli dai il suo paio di scarpe, e quando ne ha 40 gli dai un 26, ne hai date si,di più,ma lui deve tagliarsi il piede”).
Battiamoli con un “referendum sulla cittadinanza” (in classe con la mia nipotina di 4 anni 22 amici, ma solo 3 italiani come li intende la Meloni, li altri come deve chiamarli?)
“Succederebbe quello che è successo con la vittoria del referendum sul divorzio”.
C’è spazio per la Pace e lo scenario internazionale; “se fossi ancora segretario di un partito, non farei votare nessun documento che non inizi con la frase ‘cessate il fuoco’”
In Emilia-Romagna abbiamo imparato che “se guardi la società con gli occhi di chi sta peggio la fai migliore per tutti”. In conclusione, Bersani affida ad Emma Petitti un suo sogno. Due giorni dopo, la nuova Assemblea convochi i sindacati, gli sportelli sociali dei Comuni, la Caritas, le associazioni dei consumatori, che “dicessero come è la situazione, si va al tg1 con loro e si dice, guardate ragazzi che si parte da qui”.