Di Alessandro Bovicelli, ricercatore di Ginecologia oncologica all’Università di Bologna
75 coltellate non sono sinonimo di crudeltà. È inaccettabile questa conclusione della sentenza che, pur avendo comminato l’ergastolo a Filippo Turetta, ha stabilito che non sussiste l’aggravante della crudeltà. Secondo i giudici le tante coltellate sarebbero il frutto dell’inesperienza di Filippo. Come se per commettere un omicidio ci volesse esperienza e non pietà per la vittima. Se Turetta fosse stato esperto avrebbe probabilmente ucciso con meno coltellate. Non si valuta la gravità del gesto bensì se ne fa una ragione di esperienza creando, secondo me, un precedente gravissimo.