Nell’ambito del Festival Francescano, in corso in questi giorni a Rimini fino al 29 settembre, inaugura domani la mostra allestita dal Comune di Saludecio presso Castel Sismondo “Il Beato Amato Ronconi. Un terziario in cammino”. Personaggio illustre e figura attuale, il Beato Amato Ronconi è stato “uomo che mosso dalla curiosità di conoscere, e dalla fede incrollabile” che si è messo in cammino dalla “Terra di Saludecio dell’estremo lembo di Romagna”, per arrivare ‘Finisterrae’, al termine della Terra allora conosciuta.
La mostra è finanziata dal Comune di Saludecio e realizzata dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo in collaborazione con il Museo di Saludecio e del Beato Amato, la Parrocchia di San Biagio e la Diocesi di Rimini. Il percorso espositivo, ideato e curato da Giuliano Chelotti, si articola in più sezioni (la vita, le opere, la morte, la devozione popolare, ricorrenze, il museo, la città natale) e narra attraverso tavole didascaliche e opere originali, la vita esemplare del Beato Amato Ronconi, terziario francescano, penitente, taumaturgo e pellegrino, per cinque volte in viaggio lungo il cammino per Santiago di Compostela.
Dice l’assessore alla cultura Gigliola Fronzoni: “Invitai a Saludecio nel 2011 Padre Giordano Ferri, direttore del Festival Francescano, per fargli conoscere il nostro Amato e rimasi subito colpita dalle sue parole così profonde e così semplici. A lui devo un grazie speciale per avermi dato la possibilità di realizzare questa mostra a cui tenevo particolarmente; un omaggio al Beato Amato e a Suor Clementina, che da qualche giorno ci ha lasciato, cittadina onoraria di Saludecio che, per oltre quarant’anni, ha proseguito nella Casa di Amato (oggi casa di riposo) l’opera di accoglienza e di sostegno sia morale che materiale”.
La storia. Cinque conghiglie, cinque pellegrinaggi che fratel Amato intraprese per recarsi a Santiago de Compostela sulla tomba dell’apostolo Giacomo nel lontano Santuario della Galizia. Cinque incredibili esperienze di viaggio (tema del Festival di quest’anno) che costellano la vita esemplare di Amato Ronconi. Secondo tradizione, il Beato nasce a Saludecio nel 1226, anno in cui ad Assisi moriva Francesco. Terziario francescano, fa di Lui esempio totale di vita dedicando ai poveri e ai pellegrini la sua intera esistenza. Muore infatti nel 1292 donando tutti i suoi averi, compreso il suo Hospitale (oggi casa di riposo) al Monastero Benedettino di Rimini. Come oggi mettersi in viaggio verso Compostela rappresenta una vera scommessa con se stessi per riscoprire il valore del cammino, reale e spirituale, personale e collettivo, ancora di più poteva sembrare una folle impresa affrontare nel medioevo questo lunghissimo viaggio a piedi, per la durata di un anno. Una vera sfida nella quale alla fatica fisica si aggiungevano i pericoli del brigantaggio. La grandezza di fratel Amato, laico terziario, penitente, taumaturgo, la si misura ancora di più nella sua figura di pellegrino per l’Europa. Un piccolo uomo che dalla terra di Saludecio, comunità misconosciuta dell’estremo lembo della Romagna, si mette in cammino per arrivare, come atto estremo di fede, al termine del mondo, ai confine della Terra, conosciuta a ‘Finisterrae’.
Il processo di Santificazione. Nel 1991 la parrocchia di San Biagio a Saludecio e la Pia Unione del Beato Amato (che dal 1919 sostituì l’omonima confraternita) si sono fatti promotori del processo di santificazione. L’istruttoria diocesana si è conclusa a maggio 1999, e ora la ‘Positio’ si trova a Roma presso la Congregazione delle Cause dei Santi che dovrà tenere cono di un miracolo avvenuto a Modena nel 1949, ritenuto tale in seguito a un processo canonico conclusosi nel 1992. Si attende la proclamazione di Santità.
A conclusione del Festival domenica 29 Settembre alle 17 nella Sala Isotta di Castel Sismondo si terrà poi la conferenza “Il Beato Amato. Un terziario in cammino”. Relatore Luigi Calesini. Ma gli eventi collaterali al Festival per Saludecio non finiscono qui. Durante tutto il periodo della mostra la chiesa/santuario del Beato a Saludecio sarà visitabile tutti i giorni dalle 8.30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. Il Museo di Saludecio e del Beato Amato resterà invece aperto, con ingresso gratuito, giovedì, sabato e domenica dalle 15 alle 17. Per tutto il periodo i ristoranti locali proporranno il ‘Piatto del Pellegrino’.
Domenica 29 settembre è in programma un pellegrinaggio a piedi da Saludecio a Rimini. Si parte alle 7,30 da Largo Santiago de Compostela in centro. Alle 15 altra partenza in pullman da Saludecio a Rimini. Ritrovo a Porta Nuova. All’arrivo, accoglienza dei pellegrini a Castel Sismondo. Alle 18, rientro in bus a Saludecio. Domenica 13 ottobre a Saludecio, Hospitale del Beato, casa di riposo è in programma la Festa delle Noci. Alle 11 Santa Messa all’aperto in onore di Amato Ronconi, e in ricordo di Suor Clementina che per oltre 40 anni ha mantenuto viva l’opera di accoglienza e sostegno nella casa di Amato. Alle 15 visita al Museo di Saludecio e del Beato Amato, alla chiesa/santuario e alla Cappella della casa natale e all’antica fonte. Domenica 27 ottobre a chiusura degli incontri, alle 15,30 visita all’Hospitale e alla Fonte Beato Amato a Saludecio. Alle 16,30 visita guidata al Museo e Santuario. Alle 17,30 assaggi del pellegrino nel Teatro Verdi e proiezione del film “Il cammino di Santiago” (The Way) scritto e diiretto da Emilio Estevez con Martin Sheen e Emilio Estevez. Dalle 20 cenca al ristorante albergo Panoramico e osteria Gatta e Gazzoia con speciale piatto del pellegrino a 10 euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA