Componi il numero e niente, non succede proprio nulla. La sim del telefonino è un inutile pezzo di plastica e la chiamata non parte. E’ successo di recente a circa 220 mila persone su territorio nazionale (un centinaio nel Riminese) che si sono rivolte al gestore Bip Mobile. Secondo il mensile wired.it la questione sarebbe all’epilogo in quanto i clienti dovranno essere messi in condizione di effettuare la portabilità del numero con altro gestore. Tuttavia la storia ha fatto emergere – secondo Adiconsum Rimini – due aspetti: la mancanza di tutela dei consumatori nei confronti di tali operatori e la mancanza di regole di carattere normativo.
«La vicenda – dichiara Stefania Battistini per la sede di Adiconsum Rimini – ha evidenziato che, nel caso dei 32 operatori virtuali presenti nel nostro Paese, i quali contano circa 4,8 milioni di clienti con una quota di mercato del 4,9%, i servizi rivolti al consumatore vengono forniti, oltre che dall’operatore mobile che fornisce la rete, anche da altre società senza che il consumatore ne sia minimamente informato, col risultato che in presenza di serie problematiche finanziarie scatta lo ”scaricabarile” tra gli operatori e, a rimetterci, sono sempre i consumatori. Oltre a risolvere il caso specifico di Bip Mobile – prosegue Stefania Battistini – occorre trovare regole che garantiscano una maggiore tutela dei consumatori nei casi di operatori virtuali. Per questo Adiconsum chiede all’Autorità garante per le comunicazioni, che ha convocato le Associazioni Consumatori per la prossima settimana, di rivedere complessivamente le delibere che regolamentano la fornitura di servizi da parte di operatori virtuali, ponendo maggiori garanzie sul piano informativo e del diritto».
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