di MILENA ZICCHETTI
La legge che regolamenta l’accesso degli hobbisti ai mercatini è stata approvata, ma si è resa necessaria una proroga per dare tempo ai Comuni di adeguarsi. Tante le polemiche e le problematiche connesse. La legge regionale relativa alla “Regolamentazione del commercio sulle aree pubbliche in forma hobbistica” (n. 4 del 24 maggio 2013 – art. 7Bis), che disciplina le modalità e i requisiti di partecipazione degli hobbisti ai mercatini è entrata in vigore il 1° gennaio 2014 (IL NOSTRO APPROFONDIMENTO QUI ). A quasi un anno dalla sua approvazione, però, risulta talmente problematica da costringere la Giunta Regionale a disporre una proroga. Con la delibera n. 2065 (approvata il 23 dicembre 2013) vengono infatti concessi ai Comuni ulteriori sessanta giorni di tempo per adeguarsi alla legge. La decorrenza parte dalla data di pubblicazione della delibera nel Bollettino ufficiale telematico periodico, uscito lo scorso 15 gennaio 2014.
Ma il problema è anche un altro e lo fa presente il Consigliere Regionale Luca Bartolini: “Fermo restando che non è tollerabile l’attività di chi, nascondendosi dietro la veste dell’hobbista, fa concorrenza sleale a commercianti e ad ambulanti – dichiara – non si può neppure ignorare che norme troppo restrittive e poco chiare, stanno spingendo gli hobbisti romagnoli ad esercitare la propria attività nelle Marche o in altre Regioni. Inoltre i sindaci, soprattutto quelli dei piccoli comuni, sono costretti ad annullare sagre, mercatini, feste ed eventi locali, con grave ripercussione sull’economia del territorio, per evitare possibili contenziosi legali”. A rincarare la dose Maria Cristina Gattei, presidente di Volontarimini: “Una legge – dichiara – che mette in ginocchio non solo gli hobbisti, ma che rischia di mettere in crisi anche il mondo del no profit, che spesso si sostiene con mercatini benefici”.
Chiarimenti e novità sulla nuova normativa. L’hobbista deve essere in possesso di un tesserino identificativo rilasciato dal Comune di residenza oppure, per i residenti in altra regione, dal Comune di Bologna. Il costo è di euro 200,00. Per i residenti nel comune di Rimini, l’importo deve essere versato sul c/c nr 13917471 intestato alla Tesoreria Comune di Rimini, specificando nella causale che si tratta di “richiesta tesserino identificativo hobbisti”. Il tesserino contiene generalità del richiedente, la foto e dieci spazi vuoti, corrispondenti al numero massimo di manifestazioni alle quali è possibile partecipare durante l’anno solare di validità e che, in occasione di ogni mercatino a cui si partecipa, devono essere vidimati dal comune dove si tiene la manifestazione. Ciascun hobbista deve inoltre consegnare, in occasione della vidimazione del tesserino, l’elenco completo dei beni che intende vendere, barattare o esporre, la descrizione delle tipologie dei beni, il prezzo al pubblico, la provenienza e il tetto massimo del loro valore.
Non è possibile vendere, barattare o esporre più di un oggetto con un prezzo superiore a euro 100,00 e il valore complessivo della merce esibita non può essere superiore a euro 1.000,00. Il tesserino identificativo è rilasciato per non più di una volta all’anno per nucleo di residenti nella stessa unità immobiliare e per un massimo di due anni, anche non consecutivi, nell’arco di cinque anni. Non è cedibile o trasferibile e deve essere esposto durante la manifestazione in modo visibile e leggibile al pubblico e agli organi preposti al controllo, corredato della ricevuta di bonifico. Oltre al tesserino, rimane fermo il pagamento da parte dell’hobbista, della tassa per l’occupazione del suolo pubblico. Con la delibera n. 2065, la Giunta regionale ha specificato inoltre che la nuova normativa non si applica ai minori di diciotto anni, limitatamente alle manifestazioni loro riservate, né a chi partecipa a mostre zoologiche, filateliche, numismatiche e mineralogiche, quando esse non abbiamo una prevalente finalità commerciale.
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